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 Salerno - Castel Terracena - vicolo Castel Terracena - 84121 Salerno

Castel TerracenaIl Castrum Terracinae sorge in età normanna dopo il 1076, anno della conquista della città di Salerno da parte dei Normanni, a seguito di un assedio durato sette mesi, insieme al Duomo, per volontà di Roberto il Guiscardo e di sua moglie Sichelgaita.
L’edificio viene fondato ai margini orientali della città, a ridosso delle mura, nel quartiere detto Ortomagno. Esso era costituito da grandi blocchi lapidei sovrastati da merli; lungo le facciate si alternavano archi ogivali ed archi a tutto sesto, mentre all’interno si susseguivano ampie sale caratterizzate da sontuosi pavimenti decorati a mosaico.

A due soli secoli dalla sua edificazione, il palazzo subisce notevoli dissesti a seguito del terremoto del 1275, che rade al suolo diversi centri urbani nella zona di Avellino e Salerno. Poco più tardi, il Castel Terracena viene donato da Alessandro IV al Monastero di S. Benedetto 1301.

Oggi si possono rinvenire alcune decorazioni originarie della Reggia in due dei prospetti interni della casa-torre che si raggiunge da via S. Michele.
Qui, nella parte alta, si trovano ricchi motivi a tarsia policroma. In particolare, si noti il tema dell’arco maggiore a tutto sesto, all’interno del quale si sviluppa una bifora. I materiali utilizzati per ottenere l’effetto policromo sono il tufo giallo, il tufo grigio e il cotto. L’area tra l’arco maggiore e gli archetti minori è occupata da una decorazione raffigurante una stella a sei punte incorniciata nel tufo grigio. Sono presenti, inoltre, larghe fasce decorate a losanghe gialle e grigie. Le mezze losanghe tagliate lungo i bordi delle fasce, poi, recano al centro un disco giallo.
Le tarsie variopinte accomunano questo episodio ad altre decorazioni di architetture salernitane risalenti ai secoli XI e XII; tra di esse: l’atrio del Duomo, il portale di palazzo Fruscione e la Curia Arcivescovile.

Il prospetto orientale del castello conserva, inoltre, un raro esemplare decorativo che testimonia dell’uso di ceramica colorata in età bizantina per creare luminosità nei prospetti. Il rosone al di sopra di una delle bifore, infatti, ha al centro un catino di ceramica, ultimo esemplare a Salerno. L’unico elemento simile è rimasto sulla facciata di palazzo Verniero a Sorrento.

Testo di MP Mirabilia srl



Castel Terracena
vicolo Castel Terracena
84121 Salerno

Indirizzo Castel Terracena




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