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Le tonnare nella costa d’Amalfi #iorestoacasa #laculturanonsiferma


tonnere 4

Tonnara di praiano qualità migliore

 

Lungo la costa d'Amalfi, da Vietri a punta della Campanella, è stato attivo un sistema di tonnare fino alla metà del '900. Esso comprendeva da est a ovest:

1. Tonnara di Cetara o di Erchie, in comune di Maiori à La pesca con la tonnara è stata esercitata dai Cetaresi fino al 1934 con una rete fissa posta ad Erchie, ad ovest di Cetara. Negli anni '70, invece, si iniziò a praticare la pesca vagativa del tonno, non si aspetta più il pesce a terra, ma le moderne imbarcazioni andavano alla ricerca di branchi di tonni. Non sorprende come l’abilità e l’ambizione dei pescatori cetaresi li abbiano portati fino alle coste algerine, dove i pescatori con le loro famiglie si stanziavano per circa 6 mesi all’anno da febbraio a settembre.

2. Tonnara di Amalfi o di S. Croce o di Vettica Minore à Collocata tra Capo d’Orso e Capo Conca, vicino ad Amalfi, a circa un miglio dalla spiaggia amalfitana. Durante il regno di Giuseppe Bonaparte e poi Gioacchino Murat dal 1806 al 1815, la navigazione non era molto sicura per la presenza di corsari inviati dai Borbone; ciò determina una difficoltà nella pesca e nel commercio dei prodotti ittici via mare, ma non impedisce completamente l’attività.

3. Tonnara di Conca dei Marini à Conca dei Marini è stato il primo paese della Costiera Amalfitana ad adottare le tonnare, attività rimasta in auge fino al 1956. Negli Atti della commissione reale per le tonnare leggiamo che essa appartiene per 3/8 al comune di Conca dei Marini e per 5/8 al comune di Amalfi e che è gestita da Alfredo e Raffaele Franco pagando un canone di 1530 lire.

4. Tonnara della Praia, o di Praiano à Di questa tonnara, di cui conserviamo un disegno acquerellato, sappiamo dagli Atti della commissione reale per le tonnare che l’impianto di Praia, ancora in funzione a fine Ottocento,  appartiene al comune di Praiano ma non può essere definito una vera e propria tonnara dato che le catture si limitano a soli scombri, palamide, lacerti ed altri pesci minori.

5. Tonnara di S. Elia, o dei Galli, in comune di Piano di Sorrento à Detta di Diomella, è stata concessa da re Carlo V alla città nell’anno 1520. In un saggio del 1935, Marinai e pescatori della Campania, apprendiamo che questa tonnara è di scarsa importanza per l’ampiezza e per la scarsità di pesce che vi si cattura.

6. Tonnara delle Mortelle, alla Marina del Cantone, a Nerano, in comune di Massa Lubrense à Fondata nel 1521, l’unica testimonianza visiva che possediamo si trova in una chiesetta dedicata a Sant’Antonio: in un medaglione sono disegnati alcuni pesci tipici della pesca con la tonnara, mentre il pavimento risulta decorato con ornati e disegni che alludono all’antica tonnara di Nerano.  

 

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Veduta di amalfi di henry swinburne

 




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