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Salerno, tornati al loro antico splendore i due busti argentei di San Caio e San Fortunato

29 giugno 2016

 

Salerno, tornati al loro antico splendore i due busti argentei di San Caio e San Fortunato
Articolo stampa   tratto da ULISSE ONLINE di del 29/06/2016

Sono tornati al loro antico splendore i due busti argentei di San Caio e San Fortunato, che insieme a Sant’Ante, sono i tre Martiri Salernitani, che ogni anno , durante la tradizionale Festa di San Matteo del 21 settembre, aprono la  processione. Sono stati restaurati dai restauratori Cristina De Vita e Carlo Pagano, coadiuvati dalla dottoressa Rosanna Romano, Funzionario della Soprintendenza  Belle Arti e Paesaggio di Salerno,  grazie ad un progetto  cofinanziato in partnership dal  Club Inner Wheel Salerno Carf, presieduto dalla professoressa Marisa Parisi Sarnelli, dal Club  Rotary Salerno, presieduto dal dottor Vittorio Salemme, e dalla “Fondazione della Comunità Salernitana Onlus”, presieduta dalla  dottoressa Antonia Autuori, e  con la collaborazione della  Curia di Salerno, nelle persone del Vescovo, Monsignor Luigi Moretti, e del parroco del Duomo, Don Michele Pecoraro. San Caio e San Fortunato, come anche Sant’Ante, San Matteo e San Gregorio VII, sono custoditi nella “Cappella del Tesoro”, che grazie a Don Michele Pecoraro e a Monsignor Luigi Moretti è stata aperta al pubblico ed è visitabile ogni 21 del mese con la guida del professor Franco Silvestri.

I busti sono stati presentati lunedì sera nella “Sala San Tommaso”. La dottoressa Antonia Autuori, Presidente della Fondazione Comunità Salernitana, ha ricordato che la Fondazione  ha collaborato in questi ultimi quattro anni, al restauro di tutti e cinque i busti argentei:” Insieme all’Inner Wheel e al Rotary  siamo riusciti a mettere da parte ventimila euro per il restauro di tutte le statue: insieme le cose si possono fare, soprattutto se sono sentite e condivise da tutti”. La dottoressa Autuori ha annunciato che il prossimo obiettivo da raggiungere sarà il restauro della sacrestia della chiesa di San Giorgio. La  Presidente del Club Inner Wheel Salerno Carf, la professoressa Marisa  Parisi  Sarnelli, ha fortemente voluto che si realizzasse questo restauro:” Il restauro e la valorizzazione del patrimonio artistico salernitano, sono tra le priorità del  nostro Club. Abbiamo già restaurato i busti di Sant’Ante e di San Gregorio VII oltre a tante altre opere che sono la ricchezza della nostra città , il cuore vivo del centro antico”.

La presidente ha anche ricordato la fattiva collaborazione al progetto della Past President Simona Pellegrino Allescia, referente della Commissione Restauro dell’Inner Wheel Salerno Carf. Il dottor Vittorio Salemme, Presidente del Club Rotary Salerno ha ricordato che il sodalizio rotariano negli ultimi 30 anni ha contribuito a realizzare numerosi  altri interventi a favore della Cattedrale:” Abbiamo ritenuto di essere vicini alla Cattedrale dando un nostro contributo per la valorizzazione di questi beni”.  Salemme ha anche ricordato che sono state installate delle targhe esplicative, con testo in italiano e inglese, leggibile anche dai non vedenti con il sistema Braille, sui diciotto sarcofagi presenti nell’atrio del Duomo.

La dottoressa Rosanna Romano, responsabile della Soprintendenza per la tutela dei beni storico artistici della città di Salerno, ha diretto i lavori di restauro che sono durati più di quattro mesi “ I tre busti argentei dei Santi Martiri sono molto preziosi: a livello culturale, storico – artistico e di tradizione popolare”. La dottoressa Romano, che ha portato i saluti della dottoressa Francesca Casule, Soprintendente BEAP di Salerno e Avellino, ha raccontato la storia dei cinque busti argentei e spiegato che provengono da un lascito testamentario di un salernitano, Giuseppe Ottaviano Rossi. La restauratrice Cristina De Vita, che insieme a Carlo Pagano,   ha restaurato i busti, rispettando i principi del restauro conservativo, ha spiegato i dettagli del restauro: ”E’ stata  conservata  la patina del tempo pur effettuando dei saggi di pulitura. Le statue erano molto ossidate.  Sono stati rimossi anche i vecchi restauri, effettuati negli anni settanta, realizzati con perni e fili di ferro. Sono state  consolidate le statue, soprattutto le lamine sulle spalle dei Santi che essendo accostate tra loro erano disconnesse”.

L’Arcivescovo di Salerno, Monsignor Luigi Moretti, ha sottolineato l’importanza del restauro effettuato:” Le due statue, come gli altri busti argentei restaurati, meritavano una “cura ricostituente”. Ancora una volta emerge come la sinergia può produrre frutti che a volte vanno al di la delle previsioni. Questi busti argentei, che noi custodiamo, appartengono al popolo di Salerno, che esprime, sia la valenza religiosa e di fede, sia l’attenzione e il buon gusto per ciò che è bello. Ci sono ancora tante opere da sistemare, come l’organo, che è uno degli elementi che qualificano il monumento Cattedrale. Sicuramente faremo felice don Michele Pecoraro”, ha affermato sorridendo Monsignor Moretti, rivolto a Don Michele Pecoraro, che ha seguito da vicino i lavori di restauro: ” Le radici non si devono tagliare. Noi siamo chiamati a rinverdire e rinnovare la fede per San Matteo e per i nostri Santi Martiri Salernitani che si sono sacrificati per il Regno di Dio. Per noi rappresentano un elemento forte del nostro percorso spirituale che deve sempre alimentare la nostra esistenza”.

Presenti, i portatori delle paranze Mario e Rosario Silvestri, l’onorevole Alfonso Andria, il professor Armando Lamberti che ha portato i saluti del Rettore Tommasetti, la Past Governatrice del Distretto 210 dell’Inner Wheel, la professoressa Maria Pietrofeso Andria, il Presidente Incoming del Rotary Salerno Est, l’ingegner Achille Parisi, l’attore Vanni Avallone, lo scrittore Alberto De Marco, Andrea Pastore e Matilde Logiurato della Fondazione della Comunità Salernitana, i soci del Rotary e le socie dell’Inner Wheel.







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