Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
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ASCEA (SA) PARCO ARCHEOLOGICO / Emerso un complesso della Velia romana. Articolo di stampa tratto da LA CITTA' del 11 novembre 2017 a cura di Nunzia Soglia.

13 novembre 2017

 

 

Nuove tracce dal passato: individuata la facciata di un edificio che si trovava su una delle strade principali della città  

Nel parco Archeologico di Velia, nel corso di indagini archeologiche preliminari al progetto di valorizzazione dell’area della Masseria Cobellis – così chiamata data la presenza di una casa colonica di fine Ottocento – è emersa parte di un imponente complesso monumentale della Velia romana (foto).
«Già nel corso degli scavi avviati tra il 2000 e il 2006, nell’area immediatamente antistante la Masseria Cobellis, venne alla luce la parte settentrionale di un complesso archeologico costituito da un edificio a pianta rettangolare, articolato su due livelli di terrazzamento artificiali», ha spiegato Maria Tommasa Granese, responsabile dal 2014 del Parco archeologico di Velia, ieri mattina in un incontro a Palazzo Ruggi, a Salerno, insieme a Michele Faiella, responsabile dell’ufficio stampa della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Salerno e Avellino, che gestisce l’importante sito archeologico.
«L’edificio, sicuramente di carattere pubblico date le dimensioni – spiega Granese – è databile al I secolo d.C.. In esso aveva un carattere dominante l’acqua, visto che il cortile interno è percorso da una serie di canalizzazioni. A partire dal III secolo ebbe inizio poi il processo di spoliazione e di abbandono, dovuto con ogni probabilità a fenomeni naturali».
Le indagini in corso hanno consentito di individuare la parte terminale dell’edificio, di cui prima non si conosceva l’estensione complessiva e di ricostruire un complesso monumentale di circa 65 metri di lunghezza, articolato su 3 o 4 livelli che occupava un intero isolato e che si affacciava su una delle principali strade della Velia romana. Sulla stessa strada sorge anche l’edificio con triportico, all’interno del quale sono state rinvenute le statue dei medici velini, ritratti della famiglia imperiale e la famosa Erma di Parmenide, l’unico documento che mostra quello che era l’aspetto del grande pensatore.
«Possiamo immaginare – ha aggiunto Maria Tommasa Granese – che il Foro della città fosse nelle vicinanze di questi edifici che, data la loro importanza, certamente sorgevano in un punto centrale e strategico».
L’intervento rientra nel piano di finanziamento previsto nel “Pon cultura e sviluppo 2014-20” ed è coordinato dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Salerno e Avellino diretta da Francesca Casule, che ha affidato la direzione scientifica a Maria Tommasa Granese. Le indagini sul campo sono invece condotte da Francesco Mele.
Queste nuove e straordinarie scoperte archeologiche arrivano in un momento molto difficile per Velia, colpita lo scorso giugno da un terribile incendio, che ha reso necessaria la chiusura di uno dei siti più rappresentativi del territorio salernitano.
Le fiamme hanno interessato inizialmente il versante meridionale della città antica con le fiamme che sono arrivate a lambire la Casa degli Affreschi per poi spostarsi nella parte alta del parco, verso Porta Rosa, simbolo del sito archeologico.
«I reperti e i servizi al pubblico – ha spiegato la responsabile del Parco di Velia – per fortuna non hanno subito danni, ma la vegetazione è stata bruciata ed esiste il pericolo di caduta massi. Il ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, su richiesta della Soprintendenza, ha recentemente stanziato 250.000 euro per effettuare i lavori necessari per riparare i danni causati dall’esteso incendio ripristindando la sentieristica interna al parco con la messa in sicurezza e la ripatura della parte dell'area archeologicoa oggi purtroppo non visitabile. Speriamo di riuscire a riaprire entro la prossima primavera il Parco che ha subito danni all’immagine ed un calo di affluenza. Siamo infatti riusciti a garantirne la fruibilità solo in qualche circostanza, come nel corso della rassegna Velia Teatro, che quest’anno ha offerto un programma di particolare qualità artistica e culturale. Ci auguriamo che la situazione possa tornare presto alla normalità. Per il futuro è necessario scongiurare episodi simili».
La Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Salerno e Avellino ha in programma numerose iniziative nei prossimi mesi di dicembre e gennaio in concomitanza con le “Luci d’artista”, che proprio oggi vengono inaugurate a Salerno. «Il calendario completo – ha annunciato Michele Faiella in apertura dell’incontro di ieri – sarà presentato nelle prossime settimane».
Nunzia Soglia
©RIPRODUZIONE RISERVATA






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