Castello e borgo antico dopo i lavori di restauro. Calitri AV
Nell'immediato dopoterremoto, tra 1981 e 1982, la Soprintendenza per i beni architettonici ambientali artistici e storici di Salerno e Avellino, ufficio dello Stato appena costituito in base ad una apposita legge, creò un presidio, costituito da un gruppo di giovani tecnici, in prevalenza architetti, per salvaguardare quello che il terremoto aveva lasciato dei centri storici che, agli occhi di tanti, cittadini e istituzioni, pareva impossibile recuperare. L’unica strada, la più razionale e sbrigativa per fare presto, come si diceva, sembrava essere lo spianamento delle colline, il riempimento dei valloni e la ricostruzione ex novo in posti ameni e pianeggianti, in genere lungo le valli, nelle golene di fiumi e torrenti; si proponevano addirittura accorpamenti di paesi su fantasiosi modelli di città ideali, che però, in genere, mascheravano altri intenti.
L'ufficio di piano per i centri storici della soprintendenza, come era denominato il gruppo di lavoro, restò alcuni anni insediato presso i prefabbricati ove era situato il municipio di Sant'Angelo dei Lombardi, per predisporre la redazione del piano di recupero dell'abitato distrutto e procedere alla progettazione esecutiva degli interventi di riparazione e ricostruzione; esaminava, secondo le indicazioni della legge sulla ricostruzione, i piani di recupero dei comuni disastrati e danneggiati; seguiva da vicino, contemporaneamente, oltre al restauro degli edifici monumentali e alla tutela del paesaggio, anche il recupero dei centri storici di alcuni comuni dell’Irpinia orientale e dell'Alto Sele colpiti dal terremoto: Conza, Sant'Andrea di Conza, Morra De Sanctis, Caposele e Calitri.
Era sempre più evidente che, senza lo stimolo di un intervento pubblico che aprisse la strada e dettasse le linee guida ai comuni e ai privati per la riparazione e l’adeguamento antisismico degli alloggi danneggiati, sarebbe stato difficile assegnare i finanziamenti stanziati dalla legge sulla ricostruzione e, per le difficoltà evidenti di progettare ed eseguire i lavori, gli interventi di recupero e ricostruzione sarebbero rimasti sulla carta.
Dal giugno del 1984, la Soprintendenza aprì anche a Calitri uno sportello informativo, dopo aver avviato con l’Istituto Statale d’Arte una stretta collaborazione sulla didattica e la formazione dei giovani nel campo del restauro dei beni d’interesse storico-artistico danneggiati, per i quali aveva creato appositi depositi e ricoveri in vari posti del territorio di competenza. Nell’estate del 1987, lasciato il municipio di Sant'Angelo, l'ufficio di piano, si spostò, con il deposito e un piccolo laboratorio di restauro di opere d'arte che era nella scuola materna, nell’edificio scolastico di Palude di Pittoli sede del Liceo Scientifico, per ritornare poi nella vecchia scuola d'arte.
L'ufficio di piano ha costituito, in quegli anni caratterizzati dalla frenetica attività dei lavori di ricostruzione e del processo di industrializzazione, un valido supporto dal punto di vista tecnico-scientifico per le amministrazioni locali, instaurando spesso un rapporto diretto con i cittadini e le strutture tecniche pubbliche e private interessate agli interventi di recupero dei beni culturali e alla tutela del paesaggio nell’Alta Irpinia e nell’Alta valle del Sele. Ha contribuito, in un periodo di particolare conflittualità sociale conseguente ai grossi problemi aperti dai danni del sisma, alla salvaguardia di molti centri storici impedendone il completo stravolgimento; ha sostenuto il restauro dell’edilizia storica e la diffusione delle tecniche, tecnologie d’intervento e materiali rinvenibili nella tradizione locale.
Queste attività hanno anche aiutato a creare, nella comunità locale ed in quella scientifica, una coscienza collettiva ormai consolidata sulla necessità del restauro delle emergenze storiche e sul recupero della qualità urbana, nel suo insieme. Se oggi possiamo parlare di valorizzazione del territorio rurale, promozione dei borghi e di sviluppo sostenibile, in quella zona, è anche grazie al faticoso lavoro di tutela svolto in un decennio da un importante presidio pubblico.
Calitri, 22 novembre 2020
vito de nicola, già funzionario della soprintendenza, poi direttore del complesso monumentale dei girolamini di Napoli.
Provincia di Avellino
Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale
MiBACT
Terremoto dell'Irpinia, 40 anni dopo.
Intervento al Castello tra il 1988 ed il 2008. Calitri AV
Borgo antico. Calitri AV
Borgo antico. Calitri AV
Borgo antico. Calitri AV
Borgo antico. Calitri AV
Borgo antico. Calitri AV
Castello e borgo antico durante i lavori di restauro. Calitri AV
Castello e borgo antico durante i lavori di restauro. Calitri AV
Castello durante i lavori di restauro. Calitri AV
Castello prima dei lavori di restauro. Calitri AV
Castello prima dei lavori di restauro. Calitri AV
Castello prima dei lavori di restauro. Calitri AV
Cattedrale dopo il restauro. Conza della Campania AV
Cattedrale dopo il restauro. Conza della Campania AV
Cattedrale dopo il restauro. Conza della Campania AV
Cattedrale dopo il terremoto. Conza della Campania AV
Cattedrale dopo il terremoto. Conza della Campania AV
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