Caposele prima del terremoto
Superato il pericolo della parziale delocalizzazione per problemi sismici, grazie anche all'intervento del Gruppo Nazionale di Difesa dei Terremoti del CNR, nell'ottobre 1983 fu approvato dall'apposito Commissario ad acta, un Piano di Recupero che snaturava, in ogni caso, completamente il centro storico prevedendo vari e massicci interventi di ristrutturazione urbanistica nonché numerose nuove strade sulle aree di sedime dei fabbricati demoliti.
Nell'approvare tale Piano, non si era tenuto conto né dei numerosi ricorsi proposti dai cittadini e dalle associazioni culturali, né del parere negativo espresso dalla Soprintendenza. Di conseguenza, un gran numero di abitanti, con due petizioni popolari, richiesero l'intervento della Soprintendenza per salvaguardare la storia del loro paese.
Dopo varie vicissitudini e la valutazione favorevole dell'operato della Soprintendenza anche da parte del TAR Campania - Sez. di Salerno, lo Strumento urbanistico del Commissario fu accantonato poiché inconciliabile con le esigenze di tutela dei valori storici ed architettonici di Caposele. Dopo il giugno 1985, la costante ed intensa collaborazione fra la Soprintendenza e la nuova Amministrazione Comunale, che nel frattempo si era insediata, consentì di produrre, nell'autunno dello stesso anno, la Variante generale al Piano di Recupero e di avviare insieme l'attuazione della stessa.
A Caposele nel 1986 era stata depositata al Comune la progettazione esecutiva per circa il 10% dei comparti edilizi, mentre i lavori erano iniziati solo sulla metà di questi. Nel successivo decennio l'intero centro storico è stato recuperato conservando quasi intatto l'originario assetto urbanistico, rispettando le principali caratteristiche tipologiche dell'edilizia tradizionale, mantenendo saldo e vivo il rapporto tra la popolazione ed il nucleo antico del paese nonché salvaguardando la propria identità culturale. L'unica forte dissonanza con il passato è rappresentata dalla nuova Chiesa Madre.
Nora Scirè
Provincia di Avellino
Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale
Terremoto dell'Irpinia, 40 anni dopo.
Fotografie soggette a copyright/SABAP di SA e AV
Dopo la demolizione della chiesa Madre
Chiesa Madre con il campanile restaurato e la chiesa nuova
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