
Una mostra collettiva di opere di giovani creativi provenienti da tutto il mondo ideata da Ernesto Esposito collezionista di arte da almeno 45 anni quando negli anni Settanta, come primo pezzo della sua collezione, acquistò la “Sedia elettrica" di Andy Warhol. Sarà inaugurata martedì 22 marzo, a partire dalle ore 18, l’esposizione itinerante “Face to Face”, 104 artisti contemporanei internazionali che con altrettanti lavori eclettici per ispirazioni, tecniche e modalità espressive riempiranno a Salerno gli spazi di Palazzo Fruscione e di San Pietro a Corte. In quest’ultimo spazio saranno esposte solo quattro opere appositamente scelte a sottolineare la preziosità del luogo che le ospita. La mostra inaugura in qualche modo l’offerta culturale e turistica primaverile di Salerno e resterà aperta tutti i giorni dalle 10 alle 19 fino al 1° maggio 2016. Sarà ad ingresso gratuito. Lo sforzo organizzativo e l’impegno di più istituzioni che si sono coordinate per accogliere in spazi importanti questo evento, con San Pietro a Corte che rilancia con questo appuntamento la sua prestigiosa disponibilità futura ad altre iniziative similari, segnano la terza tappa della collettiva d’arte contemporanea dopo il Museo Mambro di Bologna e il Museo Capodimonte di Napoli. È l’assessore alla cultura del Comune di Salerno Ermanno Guerra a sottolineare come la mostra farà da attrattore turistico: «Una coincidenza felice, che rientra nella strategia pasquale e primaverile di rilancio in città della stagione turistica, in linea con altre iniziative che vedono la città aprirsi anche agli stranieri». Mentre la soprintendente alle Belle arti di Salerno e Avellino, Francesca Casule, raccogliendo il lavoro e il testimone della dirigenza precedente di Gennaro Miccio, sottolinea la felice sinergia tra l’istituzione da lei presieduta e il Comune: «Si tratta di un’apertura, anche di siti diversi, che significano un movimento straordinario che da questo momento in poi daranno vita a nuovi progetti e nuove iniziative». Il curatore Ernesto Esposito è un imprenditore napoletano conosciuto nel mondo e, pur amando moltissimo la sua città natale dove ritorna periodicamente, ha sottolineato il privilegio di essere accolto a Salerno che lui considera una realtà più fluida e in movimento della sua Napoli. Esposito in realtà a Salerno aveva dato già il suo contributo di collezionista prestando 24 opere sulle 100 raccolte per una mostra dedicata a Warhol 20 anni fa, a conferma di un amore sconfinato per una città che continua ad incuriosirlo e sorprenderlo. Un mecenatismo il suo nato molto presto che gli ha consentito di collezionare, allo stato attuale, più di mille opere conservate in cinque depositi e che Esposito cerca di mettere a disposizione di un pubblico curioso, soprattutto giovane se è vero che è a loro che cerca di far arrivare gli impulsi creativi proveniente da ogni parte del globo. La sera del 22, inoltre, solo in occasione dell’inaugurazione sarà allestita un’installazione ad hoc che si annuncia imperdibile e da fruire dal vivo. La mostra è una selezione di 104 emergenti del panorama artistico contemporaneo ognuno con una propria cifra di stile a rappresentare l’Europa, l’America del Nord e del Sud, l’Africa e l’Australia con un progetto nato per portare in giro, in Italia e all’estero, il panorama più caldo dell’arte contemporanea mettendo a confronto più artisti giovani come in un’arena. Tra questi l’americano Henry Chapman con uno stile raffinato ed enigmatico, il collage pop con cover di Lp di Ajit Chauhan da San Francisco, la maschera in alluminio dell’italiana Alessandra Franco, la performance di dimensioni variabili dellanapoletana Anna Fusco che utilizza radio, registratori e congegni musicali vari, i fantoccini inquietanti di Jos de Gruyter e Harald Thys da Bruxelles, la scultura concettuale della ginevrina Sonia Kacem e il figurativo sorprendente della francese Claire Tabouret.