Domenica 26 settembre 2021, alle ore 10.30, presso la Chiesa di Santa Maria de Lama in Salerno, si presenta l’innovativa Scuola Empatica, la cui nascita, nel Cilento Antico, ha determinato l’ipotetica formazione di un affascinante triangolo culturale con le due grandi Scuole della tradizione: la Scuola Eleatica e la Scuola Medica Salernitana. A partire dal 2020 infatti la storia del territorio salernitano - che vede nella Scuola Eleatica e nella Scuola Medica Salernitana due entità culturali di valore mondiale indagate e consacrate nel tempo dagli studi e dalla ricchezza dei temi e motivi che propongono - si arricchisce di una nuova scuola letteraria-artistica e filosofica: La Scuola Empatica, di cui parlerà il fondatore Menotti Lerro.
Il nostro millennio è entrato nella terza decade, ed è tempo di costruire insieme una visione del mondo all’insegna della bellezza e dell’armonia. L’Empatismo mira all’indagine e allo sviluppo delle arti attraverso le emozioni e allo sviluppo dell’intelligenza emotiva attraverso le arti.
Il nuovo Movimento tuttavia non può che guardare al passato con ammirazione profonda, indagandone oggi, grazie agli interventi delle professoresse Paola Capone ed Elisa Sparano, le forti componenti empatiche, aprendo in questo modo un dialogo ideale e infinito tra l’innovazione presente e la grande tradizione del passato.
La base teorica della Scuola Empatica è espressa nel Nuovo Manifesto di Menotti Lerro e Antonello Pelliccia, lanciato dapprima presso il Liceo Classico Parmenide di Vallo della Lucania e in seguito a Firenze, nello Storico Caffè Letterario Giubbe Rosse, e presso l’Accademia di Belle Arti di Brera e la Central Library di Edimburgo.
Per l’occasione, inoltre, si inaugura, nella Chiesa di Santa Maria de Lama, la mostra di poesia e aforismi visivi Ritagli di Menotti Lerro. L’esposizione delle opere continuerà successivamente, a partire dal 28 settembre fino al 10 ottobre 2021, presso l’ipogeo del complesso monumentale di San Pietro a Corte in Salerno. Apertura dal martedì alla domenica - dalle ore 10,00 alle ore 18,30 – ultimo ingresso alle 18,00.
La mattinata è impreziosita dalle note della Fisarmonica Classica di Luigi Gordano, allievo del Conservatorio di Musica G. Martucci di Salerno, che esegue il seguente programma:
F.Angelis-Romance
A.Kusyakov-Sonata n.6
C.Franck-Pastorale Op.19
J.Strauss/A.Grunfeld-Soiree de Vienne
Luigi Gordano si è laureato in Discipline Musicali ramo Fisarmonica Classica cum laude e menzione speciale presso il Conservatorio D. Cimarosa di Avellino. Attualmente frequenta il biennio di Fisarmonica Bayan presso il Conservatorio G. Martucci di Salerno. Nel 2021 vince la borsa di studio organizzata dal Conservatorio Martucci insieme al Rotary Club Salerno Duomo confermandosi come migliore allievo dell’Istituto.
Ha vinto numerosi concorsi nazionali ed internazionali, sia come solista che come componente di formazioni cameristiche. Ha al suo attivo numerosi concerti in tutta Italia e la sua ricerca sul repertorio classico e contemporaneo è sempre finalizzata alla sviluppo e alla scoperta di nuove tecniche per la letteratura fisarmonicista. Nel 2019 vince la selezione italiana per rappresentare l’Italia alla Coupe Mondiale e nell’agosto dello stesso anno si classifica 8° su 50 partecipanti nella cat. Master della Coupe Mondiale a Shenzhen in Cina.
L’Evento programmato in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio - dalla Soprintendenza ABAP di Salerno e Avellino in collaborazione con il Comune di Salerno, il Touring Club di Salerno, l’Ordine dei Medici di Salerno, l’Associazione culturale FIDAPA sez. di Salerno, il Centro Contemporaneo delle Arti con sedi a Vallo della Lucania e Brera-Milano e con il Conservatorio di Musica G. Martucci di Salerno - rientra tra le attività che la Soprintendenza di Salerno e Avellino, il Comune di Salerno, l'Università degli Studi di Salerno e l'Ordine dei Medici di Salerno organizzano per la candidatura della Scuola Medica Salernitana quale Patrimonio immateriale dell’Umanità.
La manifestazione si svolge nel rispetto delle Norme Anti Covid 19.
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