Sabato 18 settembre alle ore 20:00, presentati al pubblico i restauri che hanno riguardato gli apparati decorativi delle absidi laterali del Duomo di Salerno e la statua policroma raffigurante San Giuseppe con Bambino, quest’ultima risalente agli anni trenta del XVIII secolo.
I lavori, commissionati dal parroco don Michele Pecoraro e dal Vescovo Monsignor Andrea Bellandi e realizzati delle restauratrici Loredana Mastromartino e Orsola Carletti della ditta Magnificart, grazie al contributo del Rotary Club Salerno Duomo e dall'associazione AMMI. sono stati seguiti per la Soprintendenza dalla dott.ssa Rosa Carafa, la quale, nell’ambito dell’Alta Sorveglianza, ha esercitato l’attività di tutela sulle opere e di indirizzo in senso conservativo dei restauri.
In particolare, gli interventi eseguiti nell’abside settentrionale hanno consentito di recuperare due importanti dipinti di Angelo Solimena datati ai primi anni ’80 del Seicento e raffiguranti La Comunione degli Apostoli e La caduta della manna, restituiti alla fruizione pubblica grazie a una preziosa e precisa attività di consolidamento, pulitura e reintegrazione pittorica localizzate. Le operazioni, estese anche agli elementi in stucco dorato, si sono rese necessarie per il degrado cagionato prevalentemente dalla presenza di umidità nelle murature.
Le stesse cause sono state ravvisate anche nell’altra abside dove si è intervenuti con le medesime modalità per restaurare il dipinto murale con la Gloria di San Gregorio.
Parimenti di grande interesse è stato l’intervento realizzato sulla statua raffigurante San Giuseppe. L’opera, di pregevolissima fattura, mostrava molti strati di ridipintura, segno evidente dei diversi ritocchi subiti dalla scultura lignea nel corso dei secoli. Attraverso una delicata azione di restauro e nel rispetto della cosiddetta istanza storica, il manufatto è stato riportato alla sua fase più antica possibile, ossia quella ottocentesca. Il film pittorico originale, infatti, è apparso conservato in uno stato estremamente lacunoso, tale da non rendere possibile un suo recupero senza che si dovesse successivamente intervenire con una massiccia e invasiva integrazione pittorica dell’opera. Il restauro della statua di San Giuseppe è stato realizzato anche grazie all'interessamento di Don Francesco Sessa, Commisario Arcivescovile e Rappresentante Legale dell'Arciconfraternita Maria SS del Rosario e San Giuseppe, e al contributo dei 64 portatori della paranza di San Giuseppe.
Il recupero di questi beni rappresenta un momento importante nell’ambito delle attività di tutela e di valorizzazione che la SABAP svolge quotidianamente sul patrimonio del territorio.
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