Un milione di euro per il 2018 per la realizzazione di un programma di attività in occasione dell’Anno europeo del patrimonio culturale. È questo il contenuto del decreto approvato dal Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo in attuazione della disposizione della Legge di bilancio 2018 che autorizzava la spesa per l’importo stabilito. L’atto ministeriale, oltre a fissare la ripartizione dello stanziamento, definisce gli obiettivi del programma di attività dell’Anno europeo del patrimonio culturale.
Entro il 31 marzo 2019, il Segretario generale presso il Mibact presenterà al Ministro una relazione dettagliata sul programma di attività dell’iniziativa.
RIPARTIZIONE DELLE RISORSE
Il milione di euro stanziato è stato suddiviso in due tipologie di interventi. 300 mila euro sono destinati alla realizzazione e comunicazione delle iniziative da parte del Mibact, anche in collaborazione con altri soggetti. Le iniziative saranno definite dal Segretariato generale dello stesso Ministero. I restanti 700 mila euro sono invece indirizzati alla realizzazione di iniziative da parte di soggetti diversi dal Ministero. Il Segretariato generale provvederà a pubblicare uno o più bandi contenenti le modalità per la destinazione di tale parte di risorse entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del decreto.
I bandi indicheranno i soggetti beneficiari e i requisiti di ammissibilità oltre che la modalità di presentazione dei progetti. Rispetto a questi ultimi, saranno definite le modalità e i criteri di valutazione. Per quanto riguarda i contributi da erogare, ne sarà stabilito l’importo massimo, oltre che le modalità di erogazione e di rendicontazione delle spese. Si fisseranno anche i casi di revoca, riduzione o decadenza dal contributo.
L’ANNO EUROPEO DEL PATRIMONIO CULTURALE
Il programma di attività verrà realizzato rispettando finalità e intenti individuati a livello europeo dalla decisione (UE) 2017/864, che ha designato il 2018 “Anno europeo del patrimonio culturale”. L’iniziativa contribuirà alla promozione del ruolo del patrimonio culturale dell’Europa quale componente essenziale della diversità culturale e del dialogo interculturale. Si rafforzerà il contributo del patrimonio culturale dell’Europa alla società e all’economia attraverso il suo potenziale economico diretto e indiretto.
A livello nazionale, il decreto fissa gli obiettivi che dovranno essere raggiunti attraverso le iniziative nazionali. Essi non sono altro che la traduzione degli obiettivi europei. Innanzitutto, verranno incoraggiati approcci al patrimonio culturale incentrati sulle persone, inclusivi, integrati, sostenibili e intersettoriali. Si promuoverà il dibattito, la ricerca e lo scambio di buone pratiche anche attraverso la definizione di modelli innovativi di governance partecipativa e di gestione del patrimonio culturale. Fondamentale anche il trasferimento delle conoscenze nel settore del patrimonio culturale e l’apprendimento permanente, da realizzare concentrandosi su bambini, giovani, anziani, comunità locali e gruppi difficili da raggiungere. Nell’incoraggiare le sinergie tra l’Unione e gli Stati membri, si darà risalto nel corso dell’Anno europeo agli eventi significativi che rivestono un’importanza simbolica per la storia e il patrimonio culturale dell’Europa.
Approfondimenti:
Definizione del programma di attività Anno europeo del patrimonio culturale
Articolo di stampa tratto da AG CULT del 11 aprile 2018
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