Mancano pochi giorni alla scadenza del 30 settembre 2018 (ore 12.00), fissata per la presentazione della domanda riservata al credito d’imposta fiscale delle librerie.
Come previsto dalla Legge di Bilancio per l’anno 2018, gli esercizi commerciali specializzati nel settore della vendita al dettaglio di libri possono ottenere consistenti agevolazioni fiscali rispetto a diverse voci di spesa (IMU, TASI, TARI, imposta sulla pubblicità, tassa per l’occupazione di suolo pubblico, spese per locazione, nonché spese per mutuo e contributi previdenziali e assistenziali per il personale dipendente), nella misura massima di 20.000 euro per gli esercenti di librerie che non risultano ricomprese in gruppi editoriali dagli stessi direttamente gestite, e di 10.000 euro per gli altri esercenti.
COME SI RICHIEDE
Alla domanda si accede esclusivamente online, attraverso il portale dedicato taxcredit.librari.beniculturali.it e le richieste saranno parametrate sulla base del fatturato prodotto nel corso dell’esercizio finanziario 2017.
L’agevolazione interessa oltre cinquemila librerie italiane o appartenenti allo spazio Economico Europeo, con tassazione in Italia, che operano nel settore della vendita al dettaglio di libri nuovi e usati, in possesso degli specifici codici ATECO (47.61 o 47.79.1).
PAOLA PASSARELLI
“Siamo giunti alla fase operativa del procedimento – spiega il direttore generale Biblioteche e Istituti culturali, Paola Passarelli – l’assegnazione della tax-credit librerie ci consentirà di riconoscere, in particolare, alle librerie dei piccoli centri, il loro ruolo di divulgazione della cultura nonché la capacità di alimentare la conoscenza e la passione per il libro e per la lettura”.
Il credito d’imposta, infatti, verrà erogato dando prevalenza alle librerie uniche sul territorio comunale e solo successivamente verrà erogato agli altri aventi diritto, fino ad esaurimento delle risorse disponibili, in ragione del fatturato maturato nell’esercizio finanziario riferito all’anno precedente, dando la giusta prevalenza agli esercenti con minori ricavi.
Articolo di stampa tratto da AG CULT del 26 settembre 2018