Il Ministero dei Beni culturali inaugura un nuovo strumento di gestione delle attività formative, di ricerca e autovalutazione. Si tratta del “Portale dei corsi di formazione”, progettato e realizzato dalla Direzione generale Educazione e Ricerca e dalla Direzione generale Organizzazione, operanti presso il Mibac. La circolare con la quale il Ministero ha dato comunicazione dell’avvio del Portale reca anche un vademecum per illustrare le funzionalità del sistema.
Il portale ha due finalità: consentire una gestione completamente automatizzata delle attività formative del Ministero e creare una banca dati centralizzata dei corsi sostenuti dai dipendenti dello stesso. Questi obiettivi risultano in linea con la digitalizzazione delle procedure nell’ambito dell’amministrazione pubblica. Le procedure di iscrizione, autorizzazione e attestazione tramite il Portale – specifica l’avviso – avverranno a partire dal prossimo corso in calendario.
Il Portale viene avviato in attesa dell’approvazione del Piano Triennale delle attività formative, di ricerca e di autovalutazione. Esso sarà approvato dal Direttore generale Educazione e Ricerca, considerata la conferma della programmazione dell’attività amministrativa da parte di Bonisoli nei giorni scorsi (leggi).
IL PIANO OPERATIVO DELLA FORMAZIONE 2018
Le attività formative programmate per l’anno 2018 sono state individuate in linea con la “Programmazione della formazione delle amministrazioni pubbliche” emanata nel 2010 e tenendo conto dei fabbisogni del personale del Mibac. Tali esigenze sono state rilevate attraverso una consultazione online (con l’utilizzo dei moduli Google) che ha coinvolto 249 istituti. L’analisi delle risposte fornite dai Dirigenti ha consentito di “approfondire i temi relativi alle finalità generali dell’azione formativa, contribuendo all’individuazione delle aree di miglioramento su cui intervenire” e mettendo a fuoco “i reali fabbisogni del personale e dell’organizzazione”. L’elaborazione del programma di formazione tiene conto anche delle riflessioni condotte in ambito europeo intorno alle professioni del patrimonio culturale.
Il Piano prevede un elenco di tematiche con un’offerta specifica per la Scuola Nazionale dell’Amministrazione (SNA), che compare tra gli allegati all’avviso del Mibac. L’avvio delle attività della Scuola dei beni e delle attività culturali e del turismo, inoltre, ha permesso di includere nel Piano operativo della formazione “iniziative puntuali e progettare corsi in grado di rispondere a specifiche esigenze formative, prevalentemente riconducibili all’ambito delle professionalità tipiche del Ministero”.
Il limite di spesa per le attività formative è pari a 30.025 euro di cui 29.027 euro iscritti nel capitolo di spesa “Spese per l’attuazione di corsi di preparazione, formazione, aggiornamento e perfezionamento”.
IL CANTIERE SCUOLA: NUOVO STRUMENTO DI FORMAZIONE
Nel Piano della Formazione 2018, viene ricordato come la Dg Educazione e Ricerca abbia avviato, nei primi mesi del 2018, un piano di azioni volte a verificare “la fattibilità di attuare la formazione attraverso lo strumento del cantiere scuola”. Il cantiere dovrebbe essere aperto al personale del Mibac ma anche a partecipazioni esterne e a sinergie con Università, Istituti culturali e Istituti di ricerca.
Al momento si percorre la fase della sperimentazione, avviata a seguito di un Accordo preliminare sottoscritto con ISMA (Istituto di Studi sul Mediterraneo Antico), l’Agenzia del Demanio e la Soprintendenza speciale archeologia belle arti e paesaggio di Roma. Questa sperimentazione vede la partecipazione di un primo nucleo di trenta architetti italiani e stranieri e il coinvolgimento del personale della Dg Educazione e Ricerca. Il cantiere effettivo si è svolto nell’arco di tempo di due settimane. Esso ha consentito il raggiungimento di primi effettivi risultati funzionali alla pianificazione del progetto di conservazione del Palazzo Silvestri Rivaldi a Roma.
L’ACCESSO AI CORSI DI FORMAZIONE
Si confermano i criteri di selezione del personale del Piano della Formazione 2017. In particolare, si terrà conto dell’attinenza del corso al profilo professionale del dipendente e alle sue competenze e della rotazione della partecipazione ai percorsi formativi, per garantire pari opportunità. Saranno valutate le esigenze dell’amministrazione e anche l’attinenza del corso al background formativo e professionale posseduto.
Il Portale, “prossimo alla messa in produzione” come si legge nei documenti allegati all’avviso, semplifica ed automatizza tutti i passaggi, sia dal lato dell’utente sia da quello dell’amministrazione.
Per quanto riguarda l’utente, attraverso il portale si potrà effettuare l’iscrizione online ai corsi. Nella propria bacheca, l’utente troverà informazioni generali sui corsi disponibili, comunicazioni e informazioni sulle proprie iscrizioni. Potrà inoltre verificare in ogni momento lo stato delle sue domande. Nella sezione contenente i dati di registrazione, l’utente potrà caricare documenti e modificare informazioni che richiedano aggiornamenti. Attraverso il sistema si procederà anche all’approvazione o al diniego della richiesta di iscrizione ad un corso.
Dal lato amministratore, il Portale permette diverse operazioni. Si potrà creare un corso, gestire banche dati, validare le presenze, generare ed emettere attestati di frequenza, oltre che ‘’fogli firma’’ e report. Al momento dell’entrata in vigore del Portale, un’apposita circolare indicherà l’iter procedimentale e informazioni tecniche più dettagliate sulle modalità d’uso e sulle funzionalità dello stesso. Articolo di stampa tratto da AG.CULT. del 30 ottobre 2018
|