Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
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Mibac, pubblicato il terzo Piano Nazionale per l’Educazione al Patrimonio Culturale 2018-2019

02 novembre 2018

La redazione del Piano coincide con l’Anno Europeo del Patrimonio culturale ed è il risultato di “un lungo processo di ripensamento nelle politiche europee sul ruolo della cultura e delle modalità di gestione del patrimonio culturale”

 

Il Ministero dei Beni culturali ha pubblicato il terzo Piano Nazionale per l’Educazione al Patrimonio Culturale 2018-2019. Il Piano è stato predisposto dalla Direzione generale Educazione e Ricerca del Ministero che si occuperà della sua messa in funzione. La predisposizione del Piano è avvenuta d’intesa con il Consiglio superiore Beni culturali e paesaggistici

Il Piano ha come oggetto la conoscenza del patrimonio culturale e della sua funzione civile. La redazione dello stesso, come si legge nell’allegato alla circolare, “coincide con l’Anno Europeo del Patrimonio culturale” ed è il risultato di “un lungo processo di ripensamento nelle politiche europee sul ruolo della cultura e delle modalità di gestione del patrimonio culturale”. Nel ripercorrere gli obiettivi e le iniziative dell’Anno Europeo, si fa così fronte a “un impegno forte e strutturato nel campo dell’educazione al patrimonio culturale”.

La premessa al Piano ripercorre le misure adottate a livello nazionale in linea con la “Strategia per il patrimonio culturale europeo per il XXI secolo”, adottata a livello europeo dal Comitato dei Ministri nel febbraio 2017. Tra queste, l’attivazione del Sistema Museale Nazionale, l’adozione dei livelli minimi uniformi di qualità per i musei e i luoghi della cultura e la Carta nazionale del paesaggio. Nel favorire un maggiore accesso al patrimonio culturale, infatti, se ne “riconoscono l’importante ruolo nella promozione della diversità e nella coesione sociale e i suoi effetti positivi sulla qualità della vita degli individui”.

LA COSTRUZIONE DEL PIANO

Dal punto di vista dell’impostazione, il Piano è stato elaborato tenendo conto dei Piani precedenti e, in particolare, verificandoli e rileggendoli alla luce del contesto di riferimento e dello stato dell’arte. Stato dell’arte nei settori interessati: l’architettura e le arti contemporanee, il paesaggio, i musei, i progetti in partenariato, la formazione e l’accessibilità, l’inclusione e il dialogo interculturale nell’Anno europeo del patrimonio 2018.

Proprio in questo senso sono stati quindi elaborati tre obiettivi principali. Il primo è quello di consolidare una governance per l’educazione al patrimonio. Secondo obiettivo è la promozione della progettualità dei settori educativi. Infine, il Piano si prefigge di sviluppare processi di acquisizione, analisi e diffusione dei risultati con metodologie di analisi e il miglioramento della comunicazione interna ed esterna. Ad ogni obiettivo sono associati obiettivi specifici, con proprie linee di azione ed interventi.

Gli obiettivi sono accomunati da tre principi: accessibilità, comunicazione e partecipazione.

UNA GOVERNANCE PER L’EDUCAZIONE AL PATRIMONIO

L’obiettivo del consolidamento di una governance per l’educazione al patrimonio sarà raggiunto attraverso due linee d’azione: il potenziamento della rete degli operatori interni ed esterni e il rafforzamento dei rapporti inter istituzionali.

La prima linea d’azione prevede la rilevazione della consistenza e della possibilità operativa delle reti nell’area interna ed esterna al Mibac. Essa di pone in continuità con i precedenti piani sulla base di un’analisi dati relativi alla Rete dei Servizi Educativi del MiBACT e alla pubblicazione dell’Offerta Formativa 2016/2017. In secondo luogo, si opererà formando e aggiornando gli operatori, In questo ambito rientrano iniziative specifiche nonché il Piano triennale della Formazione, della Ricerca, dell’Autovalutazione.

Il rafforzamento dei rapporti istituzionali invece prevede, a livello di azioni concrete, la realizzazione di accordi in vari ambiti. Prima di tutto, si punta al rinnovo del protocollo d’intesa tra il Ministero dei Beni culturali e il Ministero dell’Istruzione. Saranno poi previsti accordi con Università e istituti a livello universitario e protocolli d’intesa con enti, istituzioni e associazioni. In quest’ultimo ambito, si cita il rinnovo con la Federazione nazionale delle Istituzioni pro Ciechi e con l’Ente Nazionale Sordi.

PROMOZIONE DELLA PROGETTUALITÀ DEI SETTORI EDUCATIVI

L’obiettivo di promuovere la progettualità dei settori educativi sarà realizzato rendendo sistemica l’offerta educativa/formativa e innovando ambiti e prassi dell’educazione al patrimonio.

Queste due linee di azione prevedono interventi specifici. La resa sistemica dell’offerta formativa/educativa si compirà con l’individuazione e la condivisione di tematiche comuni e con la partecipazione a progetti e iniziative nazionali e sovranazionali.

L’innovazione di ambiti e prassi dell’educazione al patrimonio, invece, prevede attività di studio ed analisi. Tra queste, l’avvio dell’Osservatorio sulle azioni/prodotti di nuovi driver. Si svilupperanno, inoltre, attività di ricerca-azione cercando di consolidare quelle esistesti. Tra queste si citano l’Anno Europeo del Patrimonio 2018, “Museo per tutti” e “Raccontami un paesaggio”. Sarà infine avviata la ricognizione dei progetti europei con lo studio dei loro format e la pianificazione di attività di formazione sulle procedure.

I PROCESSI DI ACQUISIZIONE, ANALISI E DIFFUSIONE DEI RISULTATI

L’ultimo obiettivo di sviluppo dei processi di acquisizione, analisi e diffusione dei risultati si realizzerà mediante la predisposizione di metodiche di analisi e il miglioramento della comunicazione interna ed esterna. Anche in questo caso, le due linee d’azione prevedono delle azioni concrete che aiuteranno il loro sviluppo.

Si incentivano le metodologie di analisi con la raccolta di dati in merito alla partecipazione del Mibac alle azioni del Miur. Inoltre, si compirà uno studio per l’adozione di strumenti di valutazione delle attività educative promosse dagli Istituti.

Dal lato della comunicazione, si potenzierà quella web con il rinnovo e l’attuazione del sito web della Dg Educazione e Ricerca. Si condivideranno progetti educativi avviando anche approfondimenti per la messa a sistema delle iniziative collegate al patrimonio culturale. Infine, saranno promossi interventi promozionali quali, ad esempio, la partecipazione a eventi e manifestazioni fieristiche. Articolo di stampa pubblicato su AG CULT del 2 novembre 2018







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