Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
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 Policastro (SA) - Cattedrale di S. Maria Assunta - Vico Duomo, 84070 Policastro Bussentino SA

Il nucleo più antico della chiesa è costituito dalla cripta, costruita nel VI sec. nell’ area precedentemente occupata dal foro, dalla necropoli e dal macellum della città romana di Buxentum, Policastro.
Dedicata a S. Gregorio Magno, presenta un impianto bizantino trilobato con volte incrociate sorrette da quattordici colonne di spoglio di età romana in marmo cipollino e granito rosso con capitelli multiformi.

Nell’ XI sec., con l’ arrivo dei Normanni, fu edificata l’ attuale cattedrale dedicata a S. Maria Assunta e consacrata dal vescovo di Salerno Alfano I nel 1079. La facciata a fronte triangolare con tetto a capanna e relativo rosone centrale è in stile romanico. Sul prospetto un portale rinascimentale architravato riporta l’iscrizione indicante data, committente e stemma vescovile. Sovrasta il portale un’ edicola in marmo scolpito raffigurante la Santissima Vergine in trono con Bambino fiancheggiata da due angeli tutelari della città di Policastro. Nel 1167 fu costruito il campanile. Distribuito su tre piani e caratterizzato da monofore e arcate cieche intrecciate di epoca normanna.
Due le iscrizioni funerarie romane poste sui primi due ordini romanici, una dedicata a Julia, figlia dell’ imperatore Augusto, l’altra a Germanico, figlio dell’ imperatore Tiberio. Gli altri due ordini furono sovrapposti nel XV sec..

L’ impianto interno ripropone lo schema basilicale con transetto trilobato sopraelevato in corrispondenza della sottostante cripta, commissionata probabilmente da Roberto il Guiscardo. Nel XVIII sec. furono eliminate le due navate laterali, l’ unico elemento superstite è la cappella del SS. Sacramento eretta nel 1627 e composta da una piccola cupola decorata da figure angeliche, sorretta da quattro colonne di ispirazione rinascimentale. Delicati affreschi della stessa epoca, ormai solo in tracce, decorano le pareti laterali. Il soffitto della navata fu rielaborato a tavole dipinte nel 1655, decorato con motivi floreali, cartigli, mascheroni, teste angeliche, presenta al centro tre dipinti dedicati all’ Assunta. Tutto l’apparato decorativo è completato da affreschi, sculture, dipinti su tavola e tele, e l’interessante sarcofago di Giulio Gallotto del XV sec.

CINTA MURARIA
Le mura poligonali visibili, che attualmente delimitano il centro storico, sono opera dei Normanni XII sec., erette su basi enotrio-italiche a cui si aggiunsero successive ricostruzioni in epoca greco – arcaica 471 a. C. e romana 194 a. C.. I Normanni imitarono l’ architettura aureliana, caratterizzando la planimetria con quattordici torri a base quadrangolare.





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