Straordinaria scoperta a Pontecagnano, nel salernitano. Da un cantiere edile è emersa la tomba di un guerriero sannita di 2500 anni fa. L'unicità della sepoltura risiede nei dipinti sulla porta d'accesso.
La tomba, l’ultima rinvenuta nella necropoli di Pontecagnano tra le oltre 10.000 sepolture databili tra l'Età del Ferro e il periodo romano imperiale, è realizzata con blocchi di travertino e copertura a doppio spiovente. Vi si accedeva tramite una scalinata ripida ricavata nel banco di travertino.
La parete di fondo reca una scena raffigurante il ritorno del guerriero, inserita armonicamente tra i partiti decorativi. Sulle pareti laterali sono presenti festoni e melagrane. Eccezionalmente dipinta anche la porta di accesso alla tomba.
Il defunto non aveva altri elementi di corredo ma indossava una coroncina in lamina d'oro della quale si conservano alcuni frammenti. La cronologia, al momento, è affidata ai soli confronti iconografici che proiettano il defunto tra le élites italiche della fine del IV sec. a.C.
Questa tomba è parte di un ridottissimo campione di sepolture dipinte, solo quattro attestazioni, una delle quali messa in luce nella stessa area e ora musealizzata presso il
Museo
Nel servizio le voci di: Angelo D'Angiolillo, archeologo, Maria Tommasa Granese, funzionario archeologo, Maria Grazia Scarpa, restauratrice, e Raffaella Bonaudo, soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Salerno - Avellino