La Villa Comunale rappresenta non solo il simbolo della ricca borghesia postunitaria, ma anche una cerniera tra il centro storico e il mare. Essa viene realizzata, poco dopo l’Unità, per volere della Amministrazione Municipale, presso il nuovo Teatro cittadino, fondato pochi anni prima. Le opere per la creazione del parco iniziano nel 1874, ma il progetto originale è andato perduto. Esso prevedeva un asse longitudinale parallelo alla linea della spiaggia, realizzato in ghiaia o in terra battuta, che si incrociava con un viale trasversale all’altezza del monumento dedicato a Nicotera. Le aiuole avevano forma tondeggiante e andamento irregolare.
Il maggiore polmone verde cittadino comincia ad essere animati dal pubblico passeggio e da concerti all’aperto già nell’estate del 1875, come raccontano i quotidiani dell’epoca, mentre il suo restauro è stato realizzato oltre un secolo più tardi, a partire dal 1997. Le specie arboree presenti prima dell’intervento andavano da essenze autoctone a varietà esotiche, a specie rare. Risalgono alla fine dell’Ottocento alcuni pini d’Aleppo Pinus halepensis, alcuni lecci Quercus ilex e due esemplari molto rari: una palma delle canarie Phoenix canariensis e una palma da datteri Phoenix dactylifera. Risalgono, invece, agli anni cinquanta del Novecento molti lecci disposti in filari, altre palme delle Canarie, pini d’Aleppo e domestici Pinus pinea, cedri himalayani Cedrus deodara.
La Villa Comunale ospita l’antica fontana detta di Don Tullio, ovvero di Esculapio, risalente al 1790. Originariamente disposta in prossimità del lungomare, presso la porta occidentale della città, venne spostata all’inizio dell’Ottocento verso la città, in asse con la chiesa dell’Annunziata, lungo un ampio viale alberato che poi è divenuto un asse della Villa. La sua posizione attuale risulta traslata di poche decine di metri rispetto a quella ottocentesca.
Il progetto di restauro della Villa Comunale ha voluto ricostituire, per quanto possibile, l’organizzazione originaria delle aiuole, e ha contemporaneamente eliminato gli interventi incongrui succeditisi nel corso del XX secolo. Sono state ampliate le superfici vegetali e resi organici i percorsi pedonali, suddivisi gerarchicamente dalla diversa larghezza. Sulla vegetazione si è intervenuti con necessarie opere di abbattimento di esemplari malati, pericolanti o incongrui, potature destinate al recupero delle proporzioni integrazione con nuove specie arboree, tenendo ben presente il clima cittadino.
Testo di MP Mirabilia srl
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