I ruderi del Castello medievale di Salerno dominano la città da un’altezza di oltre 300 metri sul livello del mare. Acquisito dall’Amministrazione Provinciale nel 1960, è stato restaurato per un ventennio ed in esso è stata recuperata una notevole quantità di reperti. Nella costruzione della struttura fortificata si possono individuare vari periodi, a partire da quello più antico - VI secolo d.C., cui si ascrive un nucleo a pianta quadrangolare, in blocchi di calcare disposti in filari regolari, realizzato da maestranze bizantine con tecniche costruttive di memoria romana. Esso si sviluppava originariamente su cinque o sei livelli e gli ambienti erano sostenuti da un sistema di archi e pilastri.
Il potenziamento della cinta muraria cittadina verificatosi durante il regno del principe longobardo Arechi II, VIII secolo, riguarda il castello solo marginalmente, per concentrarsi sulla difesa degli attacchi da mare. In età normanna viene realizzato un ampliamento verso sud, compreso un loggiato i cui piloni sono stati parzialmente conservati dalle strutture che li hanno inglobati nel Cinquecento. Risale all’età normanna anche la cosiddetta Torre Bastiglia, una struttura di avvistamento posta in posizione elevata a nord del castello, acquisita solo di recente 1990 dall’Ente pubblico.
In età sveva non vengono realizzate nuove strutture difensive, bensì consolidate le esistenti. Successivamente, nel XIII secolo, Carlo riscontra la necessità di operare nuovi interventi atti a rendere più sicuro il castello. L’ampliamento di età moderna riguarda l’ala sud-est dell’edificio, quella che va dal cortile fino all’avamposto ad est. Le opere consistono essenzialmente nella costruzione di una serie di cannoniere, destinate a difendere l’area portuale.
Tra le ceramiche medievali rinvenute durante i restauri, quelle a bande rosse 400 frammenti, caratterizzate da disegni geometrici realizzati con ossidi ferrosi VI-XIII secolo; quelle spiral-ware, coppe decorate con spirali in verde e bruno 100 reperti, XII-XIII secolo; le protomaioliche XIII secolo e le ceramiche graffite. Sono state trovate anche antiche monete nascoste in tre diversi ripostigli: 34 denari normanni, provenienti dalla zecca di Rouen fine XI secolo, 21 tarì in oro dalla zecca di Palermo o di Messina XII-XIII secolo, 21 carlini d’argento e uno di rame da Macerata, Napoli e Bologna XV secolo.
Testo di MP Mirabilia srl
Castello Medievale via Frà Generoso 84125 Salerno
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