La tradizione vuole che nel 1131 San Guglielmo da Vercelli, fondatore della celebre Abbazia di Montevergine nei pressi di Avellino, giungesse nella valle di Conza precisamente in territorio di Monticchio e che qui visse per un anno da perfetto eremita. Il signore del castello di Monticchio Ruggero, preso da profonda venerazione nei suoi confronti, gli fece dono di un vasto territorio nel luogo detto Gullito probabilmente già nel 1133 anche se l’atto di donazione ufficiale, da parte di Ruggero, risale al 1135. Il complesso era destinato ad accogliere un monastero femminile di clausura, tuttavia al suo interno fu posto anche un monastero maschile del tutto autonomo rispetto a quello femminile, i monaci, infatti, dovevano prestare alle badesse l’assistenza spirituale, curare gli affari economici e rappresentarle nelle questioni giuridiche. L’Abbazia rimase completamente autonoma dalla Congregazione Verginiana fino al 1506 quando il papa Giulio II ordinò l’unione col monastero di Montevergine e la trasformazione in commenda.
Il complesso comprende oltre ai due monasteri con i loro cortili interni un’antica cappella e la chiesa del SS. Salvatore eretta, su progetto di Domenico Antonio Vaccaro nel 1732, in sostituzione di un edificio preesistente ma ridotta a rudere dal terremoto del 1980. Al centro del cortile del monastero femminile si erge la costruzione più antica dell’intero complesso la così detta Torre Febronia dal nome della badessa che la eresse nel 1152. Questa torre usata originariamente come campanile ebbe anche funzioni di avvistamento e difesa. Per la sua costruzione fu adoperato materiale proveniente da un grande monumento funerario di età romana. Sul paramento murario esterno, costituito da conci squadrati di travertino alternati a lastre scolpite con insegne e decorazioni militari, si possono vedere personaggi togati e iscrizioni latine. La fama dell’Abbazia crebbe notevolmente quando San Guglielmo, di ritorno da un incontro con re Ruggero a Salerno, vi morì il 24 giugno del 1142. Le monache fecero costruire un grande sepolcro per accogliere le sue spoglie e da quel momento sia il Goleto, sia la tomba del Santo sono divenuti oggetto di grande venerazione e meta di pellegrinaggio
Orari: 9,00-12,00 tutti i giorni 15,00-18,00 domeniche e festivi
Servizi: Tel. 0825/ 24432
e-mail:info@goleto.it
Abbazia del SS. Salvatore al Goleto Contrada San Guglielmo 83054 Sant'Angelo dei Lombardi (AV)
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