La Soprintendenza ABAP di Salerno e Avellino, nell'ambito delle attività afferenti il settore Demoetnoantropologico e nel quadro delle iniziative previste dalla Convenzione Unesco del 2003 Salvaguardia del Patrimonio culturale ed immateriale, ha deciso di conferire al Teatrogruppo di Salerno il riconoscimento di Patrimonio Culturale della Città.
L'evento dal titolo Un Patrimonio culturale della città: Il Teatrogruppo di Salerno 1968-1978 ha avuto l’adesione ed il patrocinio del Comune di Salerno e della Fondazione Ebris che ha reso possibile l'iniziativa, in quanto ha concesso a titolo gratuito gli spazi dell'ex Convento di San Nicola della Palma.
Tra la fine degli anni '60 e per buona parte del decennio successivo, il Teatrogruppo svolse una vasta attività culturale che ottenne significativi riconoscimenti nazionali e internazionali.
In quel contesto cittadino animato da un vivissimo fermento culturale, in cui tra l'altro era forte il dialogo dell'Università con la città, si svolsero quattro edizioni della Rassegna Internazionale di Teatro Nuove Tendenze, e a dirigere quelle rassegne furono chiamati elementi di spicco nel panorama culturale italiano: Giuseppe Bartolucci, Filiberto Menna e Achille Mango.
Proprio in quegli anni il Teatrogruppo si mosse tra sperimentazione teatrale, ripresa critica delle esperienze nazionali di folk revival, ricerca sul campo dei patrimoni di musica popolare in aree geografiche quali il Cilento, l’Agro Nocerino-Sarnese e l’Irpinia delineando un campo d’indagine e sperimentazione tra musica, teatro e fotografia.
Il teatro di ricerca, il teatro di strada,il teatro di animazione con i bambini, gli spettacoli e le produzioni musicali come i due LP, con lo straordinario contributo grafico e vocale di Gelsomino D’Ambrosio sulla musica popolare della Provincia di Salerno e Avellino, sono stati gli aspetti più significativi del Teatrogruppo di Salerno.
Pur chiusa l'esperienza alla fine degli anni '70, il Teatrogruppo ha lasciato memoria di sé non solo entro i termini di una ricostruzione storica della vita culturale della città, ma anche in filoni di ricerca e approfondimento portati avanti negli anni successivi da alcuni dei suoi membri, come da altri gruppi e attività che si richiamarono alle sue esperienze.
redazione Stefania Ugatti
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