Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
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La Soprintendenza BAP di Salerno e Avellino partecipa al Forum PA

06 maggio 2011

 Dal 9 al 12 maggio, torna alla Nuova Fiera di Roma il FORUM PA (Pubblica Amministrazione), importante evento congressuale ed espositivo che si tiene tutti gli anni nella Capitale e che rappresenta la più grande manifestazione europea dedicata al mondo della Pubblica Amministrazione. La Soprintendenza BAP (Beni Architettonici e Paesaggistici) di Salerno e Avellino, diretta da Gennaro Miccio, sarà presente al Forum PA con tre progetti: Salerno (l’arte raccontata dal pubblico a Palazzo Ruggi), Avellino (eventi al Carcere Borbonico) e Padula (Certosa & Passione alla Certosa di San Lorenzo). La partecipazione del MiBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali) è particolarmente rilevante e necessaria in quanto, in questo momento di crisi, offre l’occasione giusta per affrontare le tematiche legate alle attività utili che permettano una rapida ripresa economica del Paese, che dovrà necessariamente avere come motore propulsore la Cultura. Il Ministero sarà al Forum PA, con i propri Istituti centrali e territoriali, con un grande stand in cui verranno presentati i progetti più rappresentativi del cambiamento e della sperimentazione già in atto sul territorio, realizzati in collaborazione con imprese/sponsor privati ed Enti Locali. Nello stand avranno luogo anche una serie di appuntamenti, incontri tecnici e seminari che completeranno l’offerta progettuale.

 I progetti della Soprintendenza BAP:

S A L E R N O  La collaborazione tra la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Salerno e Avellino e le altre istituzioni locali, pubbliche e private, è un esempio di come un buon lavoro di rete possa portare all’elaborazione di un progetto innovativo basato sulla creatività del territorio.  La volontà della Soprintendenza di utilizzare gli spazi della nuova sede istituzionale, che ben si prestano alle diverse attività culturali, l’interesse dimostrato dal Comune di Salerno per le iniziative dedicate all’arte contemporanea, l’energia profusa dall’associazione culturale L’art re pazz’ di Salerno e l’entusiasmo della società di consulenza e formazione Dof Counseling di Trieste nonché la disponibilità di alcuni artisti salernitani e di sponsor privati, hanno permesso la realizzazione dell’iniziativa Voi vedete ciò che gli altri non vedono: l’arte raccontata dal pubblico che ha avuto come scopo principale il coinvolgimento attivo del pubblico. La sperimentazione si è ispirata alla visione sociale dell’arte più volte espressa da A. Jodorowsky: l’arte non è per un premio nobel ma per dare felicità alla gente e per liberarla (Conversazioni sulle vie dei tarocchi, A. Jodorowsky). È lo stesso principio di riflessione che porta Hakim Bey in Immediatismo a parlare dell’arte come scambio e come dono. L’evento si è basato su un processo di facilitazione relazionale. La presenza dei cosiddetti facilitatori, infatti, ha consentito l’espressione delle percezioni soggettive all’interno di un gruppo spontaneo di visitatori: non si è trattato assolutamente di guidare una discussione ermeneutica per arrivare ad un’interpretazione collettiva dell’opera, bensì di far emergere una visione plurale che ha creato risonanze e ospitato testimonianze e vissuti in una sorta di mosaico percettivo. Il compito fondamentale del facilitatore è stato quello di accogliere le persone e di dare valore alle loro esperienze ed emozioni, incoraggiandole a superare il blocco emotivo dovuto principalmente al sentirsi inadeguati a commentare l’opera d’arte. Nel corso della sperimentazione, il pubblico, suddiviso in gruppi, è stato invitato a rilassarsi e ad esprimere liberamente le proprie emozioni e sensazioni anche alla luce del proprio vissuto personale e dei ricordi che l’opera è stata in grado di rievocare, esercitandosi così in quella tecnica narrativa definita flusso di coscienza, ovvero una libera rappresentazione dei propri pensieri prima che vengano incardinati in una razionale sequela logica di concetti. L’iniziativa ha avuto una vasta eco sui media locali e regionali con servizi tv, radio, carta stampata e web. Il successo più grande, tuttavia, è stato l’entusiasmo mostrato dal pubblico. I visitatori, infatti, hanno avuto modo di apprezzare l’ambiente sereno che ha dato loro la possibilità di esprimersi liberamente e quindi di divertirsi.

A V E L L I N O  Da anni si rinnova di evento in evento la collaborazione tra la sede di Avellino della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Salerno e Avellino, le altre Soprintendenze, gli Enti territoriali e le Associazioni Culturali. Un lavoro di rete che mira alla valorizzazione del territorio e della creatività degli attori locali. In quest’ottica, la Soprintendenza ha aderito al Comitato per il 150° anniversario dell'Unità d’Italia insieme alle istituzioni Irpine per promuovere diverse iniziative che si sono svolte in occasione della XIII Settimana della Cultura e si svolgeranno nel corso dell’anno ad Avellino e nel resto dell’Irpinia. Come ogni anno i Grandi Eventi promossi dal MiBAC costituiscono un’occasione per affermare un progetto di rete. Anche quest’anno, in occasione della XIII Settimana della Cultura, la Soprintendenza ha aperto le porte del Carcere Borbonico, complesso monumentale di proprietà dell’Amministrazione Provinciale e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ad un pubblico più ampio e di interessi eterogenei. L’ex Carcere, oltre ad essere di per sé un luogo di grande valenza monumentale, architettonica e culturale, è diventato un contenitore di manifestazioni culturali promosse da Enti Pubblici e da Privati. Una di queste manifestazioni è la mostra Armeni e Irpini  a confronto, nata dalla collaborazione tra la Soprintendenza, l’Associazione Artisti Armeni e l’Ambasciata della Repubblica d’Armenia in Italia. La mostra è stata un’occasione per coniugare l’arte contemporanea con un luogo storico e ha avuto il merito di mettere a confronto testimonianze artistiche provenienti da realtà completamente diverse con quelle locali, stabilendo un interessante corto circuito che ha coinvolto il pubblico incuriosito. L’Associazione onlus Penisola, invece, ha organizzato una rassegna cinematografica con la proiezione di quattro film con contenuti riguardanti soprattutto la condizione giovanile. Inoltre, l’Associazione Fond Mus it, in collaborazione con altre Associazioni artistiche e musicali, ha presentato il progetto Donare per l’arte.  Nel fossato del complesso monumentale, di recente riaperto, l’artista Egidio Iovanna ha allestito una mostra di scultura in pietra mentre la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta  ha inaugurato la mostra  Luci dal buio. Tutte le iniziative hanno avuto un grosso successo di pubblico e un buon riscontro sui media locali e regionali. Il pubblico, numeroso, oltre ad aver apprezzato le diverse manifestazioni culturali ispirate allo slogan della XIII Settimana della Cultura La Cultura è di tutti partecipa anche tu ha molto gradito la possibilità di fruire di un monumento ubicato al centro della città.

P A D U L A  Con lo slogan della XIII Settimana della Cultura La Cultura è di tutti partecipa anche tu, evidentemente il Mibac intendeva porgere un invito formale a tutti i cittadini a fruire dei tanti Beni culturali che in nessun’altra Nazione quale quella italiana possono essere così ampiamente goduti. Un Monumento grande ed importante come la Certosa di San Lorenzo di  Padula non poteva non attrezzarsi per mostrare ai numerosi visitatori che ogni anno, soprattutto nel periodo primavera-estate, si aggirano affascinati tra i vari chiostri  e  si soffermano nelle antiche Sale, nuovi percorsi tematici ed opere d’arte che la plurisecolare cultura dell’Ordine certosino aveva procurato per arricchire la Casa padulese e che il Cenobio ha continuato a conservare, a dispetto delle spoliazioni subìte e dell’inadeguato utilizzo del luogo per gran parte del secolo scorso. Ecco, allora, che a ridosso della celebrazione della Settimana Santa, comunemente chiamata Settimana della Passione, si pensa ad un progetto a tema, con cui permettere ai visitatori di visionare opere che più di altre riconducono al tema della Passione di Cristo, quali, ad esempio, il busto in legno raffigurante l’Ecce Homo che mancava dall’ordinario percorso di visita museale da molti anni, oppure il Cristo morto, sistemato nella suggestiva Cappella dei morti, o, ancora, alcuni libri inediti che accompagnavano i Certosini nei loro particolari Riti  liturgici. Ma non solo opere storiche, anche un’importante scultura di arte contemporanea, il Sarcofago conditus dell’artista fiammingo Jan Fabre (Mostra Le Opere e i Giorni, 2002-2004), può essere visionata all’interno della Cella n. 15, oppure l’installazione realizzata nel giardino della cella n. 8 da Stefan Tischer nel 2004, dedicata al fiore della Passione, dal titolo Passiflora passion. Anche i luoghi e gli spazi aperti del Monastero  possono fornire una specifica lettura, facendo ripercorrere così al visitatore tutto il viaggio interiore che ogni monaco deve intraprendere per giungere al compimento della sua vocazione […] dal Desertum, luogo di penitenza e di prova per arrivare dinanzi alla raffigurazione del Cristo Risorto, attraverso il martirio, raffigurato dalle Metope, e la morte, palesata dai Cimiteri e dalle Reliquie, così come spiega M.T. D’Alessio, coautrice dell’opuscolo esplicativo, utile guida al percorso, consegnato ai visitatori all’ingresso del Monumento. In considerazione del tema trattato e della stretta successione temporale della Pasqua,  visto l’interesse suscitato presso il pubblico, nonché  l’ottima risonanza mediatica  riservatagli dagli attuali mezzi di comunicazione, il progetto Certosa & Passione, da evento dominante della XIII Settimana della Cultura, è stato prorogato a tutto il periodo pasquale e fino al primo maggio 2011. Interessante può essere considerato il contributo fornito all’evento dalle testimonianze di sostegno economico da parte di alcuni privati che operano nel territorio circostante: a cominciare dal titolare della Libreria della Certosa per quanto riguarda le locandine da affiggere, fino alla disponibilità della Tipografia Marmo che, incaricata dalla Soprintendenza per la stampa degli opuscoli, si è resa disponibile anche per le didascalie e le riproduzioni fotografiche di alcune opere inserite nel percorso espositivo. In sintesi, tranne che per la spesa degli opuscoli, può dirsi che si è trattato di una operazione a costo - zero,  propendendo, così,  per un utilizzo al meglio delle poche risorse che la particolare congiuntura economica attualmente consente. 

 Ulteriori informazioni sul sito web della Soprintendenza BAP di Salerno e Avellino  www.ambientesa.beniculturali.it /  tel. 089 2573241 / fax 089 318120 / Michele Faiella (Ufficio Stampa)  e mail: sbap-sa.stampa@beniculturali.it - Per approfondimenti:I luoghi e gli eventi  www.beniculturali.it - Numero verde 800 99 11 99 - Il MiBAC è anche su Youtube, Facebook e Twitter

 







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