Al Direttore de "IL MATTINO" - Dott. Generoso Picone - Sede di Avellino
Oggetto: Richiesta di rettifica articolo apparso su Il Mattino (ed. Avellino) del 6 settembre 2011, a firma di Gerardo De Fabrizio: “ Miccio: l’arredo al corso? un’altra occasione persa”.
Gentile Direttore, devo, mio malgrado, richiedere la pubblicazione di una parziale rettifica all’articolo citato in oggetto, in quanto l’autore del testo, evidentemente intenzionato ad alimentare inesistenti polemiche tra Soprintendenza e Comune di Avellino, ha ritenuto di arricchire quanto da me effettivamente dichiarato nella seconda parte dell’articolo con un titolo ed un antefatto non corrispondente a quanto affermato. La diversa natura e provenienza delle due parti dello stesso articolo è, tra l’altro,resa molto evidente dalla palese contraddizione dei rispettivi contenuti. Non si può, infatti, in un primo momento ritenere che l’intervento di arredo urbano abbia trasformato “in peggio” il corso di Avellino e successivamente definire le stesse opere non invasive e gradite dai cittadini. Mi dispiace dover stigmatizzare l’operato di un Suo redattore che ha inteso forzare delle valutazioni che, come si riporta nella parte riconoscibile dalle dichiarazioni, volevano solo evidenziare una necessità di riqualificazione più ampia e complessiva del Corso, rispetto alle quali si dovrà necessariamente lavorare in accordo con il Comune di Avellino. D’altro canto, sarebbe risultata quantomeno contraddittoria una posizione assunta dalla Soprintendenza se si dovessero ritenere attendibili le dichiarazioni riportate nella prima parte dell’articolo. Il progetto di arredo urbano è stato, invece, esaminato ed approvato dalla Soprintendenza; le installazioni di maggiori dimensioni sono state oggetto di verifiche congiunte da parte di tecnici dei due Uffici (Soprintendenza e Comune), anche con l’ausilio di modelli simulati, e sono state, quindi, da detti uffici condivise. Da tutto ciò si evince che non esistono i presupposti per l’esistenza di alcuna polemica. Anzi, nelle mie dichiarazioni, riconoscibili nella seconda parte dell’articolo, c’è l’auspicio e la volontà della Soprintendenza di collaborare con il Comune alla individuazione di un programma più generale ed ambizioso di riqualificazione complessiva del “salotto” della città, riconnettendo secondo un unico disegno soprattutto le architetture degli edifici che prospettano sul Corso, realizzati recentemente ma in periodi diversi, spesso privi di un reale disegno architettonico di facciata, secondo esigenze ed indirizzi chiaramente non finalizzati a restituire decoro e fascino alla percezione.
f.to IL SOPRINTENDENTE
Gennaro Miccio
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