Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
 Home   Cerca   Mappa   Contatti   Supporto alla navigazione
Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino  


VALLO DELLA LUCANIA (SA) - Le monete di Elea/Velia: Un restauro per la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio archeologico della cittą di Parmenide.


La presentazione del progetto Le monete di Elea/Velia: Un restauro per la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio archeologico della città di Parmenide, a cura del Centro Contemporaneo delle Arti – CecArt, con il patrocinio del Comune di Vallo della Lucania, e in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Bellgiovedì 19 dicembre, ore 11.00e Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino, con il DISPAC dell’Università di Salerno e con diversi Istituti di istruzione primaria e secondaria, si tiene , presso l’Aula Consiliare del Palazzo della Cultura di Vallo della Lucania.


Il progetto, nato da una stretta collaborazione tra la Soprintendenza ABAP di Salerno  e Avellino e il Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dell’Università di Salerno, costituisce un’assoluta novità, in quanto per la prima volta il mecenatismo privato (la Fondazione Nazionale delle Comunicazioni-FNC, Roma) è intervenuto per restaurare, e in tal modo valorizzare migliaia di monete in preoccupante stato di conservazione, la cui perdita avrebbe cancellato pagine di storia sociale ed economica di una delle più importanti città della Magna Grecia.

Gli scavi archeologici condotti a Elea/Velia, colonia greca ubicata nel golfo di Salerno, hanno restituito l’immagine di una vivace città la cui vita copre un arco temporale di oltre 10 secoli, dalla sua fondazione nel 535 a.C. alla fine dell’Impero romano. Le monete ritrovate, circa 10.000 esemplari riferibili alle diverse fasi, hanno un ruolo essenziale per gli studi, ma questo inestimabile patrimonio da tempo attendeva di essere oggetto di un complessivo intervento di restauro, finalizzato a una corretta comprensione, tutela e valorizzazione.

I beni numismatici rinvenuti negli scavi rivestono un particolare interesse perché mostrano un vivido spaccato dell’uso della moneta di piccolo conto, quella funzionale alle transazioni al dettaglio, ovvero quei piccoli strumenti dello scambio che ancora oggi ci accompagnano nella vita di tutti i giorni.
Per la fase greca, si tratta di pezzi, prevalentemente in bronzo, riproducenti le divinità del pantheon cittadino (Atena, Eracle o Zeus) prodotti dalla zecca locale, attiva dalla fine del VI al I a.C., che circolavano insieme con moneta proveniente da altre aree della Magna Grecia e della Grecia propria. A queste, a partire dalla tarda età repubblicana fino al V d.C., si sostituiscono le abbondanti produzioni di Roma in bronzo e in argento.

Il restauro non solo ha consentito la comprensione di un patrimonio culturale inedito e sottostimato, necessaria per la ricostruzione delle vicende storiche e i processi economici nelle società della Magna Grecia, ma ha offerto anche la possibilità di promuovere la conoscenza di un tesoro che, nonostante la sua mole, è in massima parte sconosciuto.
Un’importante ricaduta di questo intervento conservativo è il potenziamento dell’attrattività delle strutture museali locali, nelle quali saranno esposte le monete. I dati acquisiti saranno fonte di informazioni per la comunità: la moneta antica, infatti, è in grado di offrire un’infinità di stimoli per uno storytelling efficace e accattivante, da realizzarsi anche attraverso strategie di comunicazione digitale differenziate e modulabili, destinate a catturare l’attenzione e favorire il coinvolgimento e la condivisione a più livelli.

L’occasione del progetto, inoltre, permette di formare studenti e giovani ricercatori coinvolti nelle attività di ricerca e, in tal senso, rappresenta anche un investimento sul capitale umano del nostro Paese, in termini di opportunità per favorire un’alta formazione tecnico-scientifica e professionale nell’ambito dei beni culturali.

Alla presentazione del progetto partecipano il funzionario archeologo della SABAP di SA e AV, dott.ssa Maria Tommasa Granese, i professori del DISPAC dell’Università di Salerno dott. Giacomo Pardini e dott. Federico Carbone, e il funzionario per la promozione e comunicazione della SABAP di SA e AV, dott.ssa Rosa Maria Vitola.
Modera il dibattito la prof. Giusy Rinaldi, Vice Direttrice CecArt.
Per l’occasione lo scrittore, prof. Menotti Lerro leggerà un brano dedicato a Velia, tratto dalla sua innovativa commedia Il Dottor Faust.

Sostieni  la candidatura del progetto Art Bonus  Le monete di Elea/Velia -

VOTA



« Torna a tutte le notizie

AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE 1
Funzionari di zona
Demoetnoantropologia 2
Siti e Aree Archeologiche 2
Scuola Medica Salernitana
Facebook
Sito Unesco: Costiera Amalfitana
SERVIZI EDUCATIVI SABAP
ART BONUS
Portale dei corsi
Premio Internazionale Cilento Poesia



   Home |  Cerca |  Mappa |  Contatti |  Supporto alla navigazione  

Valid HTML 4.01 Transitional     

Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino. Palazzo Ruggi d'Aragona, via Tasso ,46 - Avellino: Carcere Borbonico, Via Dalmazia
http://www.ambientesa.beniculturali.it
Contenuti a cura della Redazione del sito - Copyright 2007-2022 Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio SA - AV - Disclaimer - Area riservata  
Sviluppo sito sino al 2014 a cura di dal 2015 -->Giancarlo Buzzanca - DG-OR