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Il primo impianto della villa romana di Minori (Sa) risale all'inizio del I sec. d. C. Il complesso marittimo è realizzato sulla base di un progetto che, adattandosi al pendio naturale del fondo valle, disponeva la struttura su terrazze degradanti verso il mare.
Della villa, costruita su due livelli, si conserva attualmente il corpo centrale su entrambi i piani. Il livello inferiore è diviso in due nuclei da un vasto ambiente centrale con funzioni di sala banchetto, il triclinio, e altri ambienti ornati di stucchi e resti di affreschi, organizzati intorno al viridarium, un vasto spazio scoperto coltivato a giardino circondato da un porticato su tre lati. Nella sala triclinare sono attestate due fasi costruttive, la seconda risalente a una ristrutturazione del III sec d.C., quando davanti e al centro dei letti triclinari vennero posti in opera due pavimenti con mosaici con scene di caccia e un corteo marino. Nel corso del III sec. d.C. vennero restaurati anche gli ambienti termali annessi al complesso, il tepidarium, il calidarium e il praefurnium, tutti posti al piano terra.
Al piano superiore si accedeva mediante due scalinate, di cui quella occidentale si è conservata completamente. Attualmente al piano superiore della villa è presente l’antiquarium, che raccoglie pitture e materiale di epoca romana rinvenuto in altre ville della zona.
Il video propone un'ipotesi ricostruttiva del viridarium e del prospetto dal mare della villa di Minori, cercando di rendere comprensibile la lettura degli attuali resti archeologici e il rapporto con l’acqua che la villa aveva intorno al I sec. d.C., oggi irrimediabilmente compromesso.
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