Oggi praticamente inglobato nel pieno centro della città, l’acquedotto rappresenta uno dei simboli di Salerno: costituito da due bracci che si incrociano in corrispondenza di via Arce fu realizzato per redistribuire le acque alle strutture monastiche della zona occidentale.
Il braccio più antico, alto o lungo, caratterizzato da archi a tutto sesto e a sesto ribassato, che in corrispondenza di via Arce raggiungono l’altezza di 20 metri, ingloba una epigrafe dedicatoria di IX sec.; il tratto basso o breve si innesta su questo in un momento successivo.
La costruzione di una tale opera idraulica, destinata non solo a servire di acqua potabile la città, ma anche ad alimentarne fontane, vasche e cisterne, restituisce l’immagine di quella Opulenta Salernum, che trova conferma nelle altre testimonianze archeologiche superstiti. Raffaella Bonaudo #Togetherness #MuseumWeek #technologyMW
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