Questo eccezionale oggetto è stato ritrovato a Montevetrano durante le attività di indagine archeologica preliminari alla realizzazione del termovalorizzatore di Salerno in località Boscariello-Cupa di Siglia, in un settore dello scavo sconvolto dai lavori agricoli.
Sul dorso dello scarabeo di pietra grigia è resa accuratamente la testa dell’animale, mentre sono solo accennate le altri parti del corpo. Sulla base, invece, è raffigurata una scena dai fortissimi valori simbolici in cui sono presenti sette personaggi. Alcuni di essi, accompagnati da un flautista e un suonatore di lira, sono impegnati in una danza intorno a un’anfora da trasporto, montata su un alto sostegno e sormontata da tre uccelli. Attraverso una lunga canna uno dei ballerini succhia dal grande contenitore una bevanda, vino o forse birra, che genera ebbrezza alcolica.
Lo scarabeo, seppure privo di contesto, si data con certezza alla metà/terzo quarto dell’VIII secolo a.C. , perché appartiene ad un gruppo di sigilli di tradizione orientale, il Lyre-Player Group, di straordinario interesse, nel quale, tuttavia, il nostro esemplare si distingue per la complessità della scena incisa.
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