Il palazzo Conforti, in via Tasso, è facilmente riconoscibile dall’ampio portale che immette in un cortile aperto. Questo edificio fu realizzato tra la fine del seicento e l’inizio del settecento. Appartenuto nell’ottocento alla famiglia Pagliara, fu sede provvisoria dell’ Intendenza. A destra entrando ritroviamo una piccola vasca in pietra di forma rettangolare, poggiante su di un basamento anch’esso in pietra, un tempo riempita da un getto d’acqua che probabilmente sgorgava, attraverso una conduttura, dal retrostante muro.
L’uso della vasca era quello di abbeveratoio, come ci testimonia un documento d’archivio del 1807: …nell’aspetto di mezzogiorno di questa pubblica strada vi è un vano di portone di pietra viva lavorata, ma senza il pezzo d’opera di legname, per esso s’entra in un cortile grande scoverto e selicato co beveratojo ed acqua perenne a destra...
All’interno dell’appartamento al primo piano, c’è un giardino pensile cui la recente pavimentazione ha tolto parte del fascino primitivo. Anche le essenze erboree precedenti sono state sostituite da altre piante. Al centro di esso vi è una vasca circolare, di fattura moderna, che ne sostituisce una più antica. Per la funzione svolta, anche questa può essere definita una peschiera, poiché la riserva idrica permetteva l’irrigazione del giardino che un tempo occupava l’intera area. La vasca veniva riempita da un getto posto al centro.
La descrizione del giardino, contenuta nello stesso documento già citato, rende chiarezza sul primitivo impianto: in piano del quale appartamento vi è uno giardinetto con olivari e diversi frutti e fontana nel mezzo con acqua perenne. Secondo la stessa fonte, un’altra fontana di acqua perenne si trovava al secondo piano, presso l’appartamento nobile, ma oggi non ne esiste più traccia. Maria Guglielmina Felici Fontane in Città – XII Settimana dei Beni Culturali I luoghi del patrimonio, Salerno 1997 Edizioni Menabò
|