L'ingresso attuale ha ben poco del suo aspetto medioevale corrisponde a più interventi in diversi periodi. Il primo di questi che ne ha alterato sensibilmente l'aspetto è la scala a doppia rampa laterale, fatta costruire dall'arc. Isidoro Sanchez de Luna subito dopo la metà del XVIII secolo. Allo stesso arcivescovo si deve anche la modifica, nel 1768, della facciata che ha assunto un aspetto freddo, pallidamente neoclassico. Successivamente, l'arc. Marino Paglia nel 1837 sopraelevò ulteriormente la facciata fornendogli l'aspetto attuale.
…Dalla doppia rampa di scale laterali si accede alla Porta dei Leoni che immette nel quadriportico. La porta è presidiata da una leonessa e da un leone dalla mole massiccia, sinuose e muscolose, che rivelano una fattura di tipo medievale con una datazione al primo quarto del XII secolo. Entrambi hanno una raffigurazione naturalistica con una particolare attenzione alle parti anatomiche. La femmina è scolpita mentre allatta un cucciolo alle sue mammelle, mentre il maschio ha una espressione itofallica. Entrambi sono accucciati con lo sguardo rivolto, oggi in maniera innaturale perso il pianerottolo. In realtà le cose non stavano così. Dalla descrizione di Marsilio Colonna 1580 si viene a conoscenza che l'ingresso al quadriportico era sostanzialmente diverso da quello attuale. Esso era composto da una scalinata semicircolare di dodici gradini, che assumeva un aspetto scenografico e monumentale, fornendo un effetto di prolungamento, come un braccio della cattedrale verso l'ampia piazza antistante. Salendo questa gradinata il fedele incrociava lo sguardo ammonitore della coppia di leoni posti davanti alla porta con la testa rivolta verso proprio il basso.
Antonio Braca, Guida illustrata alla Cattedrale di San Matteo, 2018 by Opera edizioni, Salerno
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