Il lato addossato alla facciata della chiesa corrisponde alla trasformazione operata dall’arcivescovo Fabrizio de Capua 1730-38. La parte superiore è stata trasformata in un’ampia terrazza, ottenuta abbattendo la struttura romanica con tetto a falda unica. Il fronte così liberato è stato decorato da una semplice balaustrata con pilastrini e sette basi di appoggio per statue, replicando una soluzione di tipo berniniano.
Le statue commissionate furono sette, ma solo tre sono state quelle realizzate e raffigurano San Matteo, al centro, e ai lati San Bonosio e San Grammazio. L’autore è Matteo Bottigliero, il cui nome è inciso sul piedistallo centrale. Egli è stato uno dei principali esponenti della scultura barocca napoletana della prima metà del Settecento.
La prima statua realizzata è quella di san Matteo al costo di trecento ducati e consegnata entro settembre 1737, a cui seguì la seconda nel 1738 e la terza solo di qualche anno dopo. La statua di san Matteo esprime livelli qualitativi alti, recuperando alcuni aspetti del suo maestro Lorenzo Vaccaro e del figlio Domenico Antonio, con cui lo scultore manteneva una stretta collaborazione.
Antonio Braca, Guida illustrata alla Cattedrale di San Matteo, 2018 by Opera edizioni, Salerno Fotografia di Vincenzo D'Antonio
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