Cappella Santa Maria degli Angeli o famiglia De Ruggiero
La quinta cappella apparteneva alla potente famiglia dei De Ruggiero ed era dedicata a San Nicola in carcere, decorata con un dipinto di Matteo Chiarello, ora presso il Museo diocesano, raffigurante la Apparizione della Vergine a san Nicola. ♦️Agli inizi del XIX secolo, l’arcivescovo Fortunato Pinto vi collocò la monumentale scultura lignea di Santa Maria degli angeli, la quale fino agli anni Trenta del XVIII secolo era stata la cona dell’altare maggiore della cattedrale. La statua ricopre una notevole importanza nella scultura gotica dell’Italia meridionale essendo databile con certezza fra il 1364 e il 1378, gli anni dell’episcopato di Guglielmo Sanseverino, suo committente. Ricavata da un grande tronco di legno la Vergine presenta l’hanchement delle sculture francesi, ma con la severità di quelle umbro-marchigiane, a cui rimanda anche la fattura del Bambino paffuto coperto fino alla punta dei piedi che regge in mano un piccolo uccello. Sulla parete laterale è collocato un piccolo monumento funebre, datato 1600, con una coppia di defunti a mezzobusti raffiguranti probabilmente Giovanni Francesco De Ruggiero e la figlia morta in giovane età . Cappella San Francesco di Paola
La cappella in origine apparteneva alla famiglia Di Donato ed era dedicata a San Francesco di Paola. Successivamente passò di proprietà alla famiglia Della Corte. Sull’altare è esposto un interessante dipinto raffigurante san Francesco di Paola in gloria, che reca in basso un’iscrizione a ricordo di un restauro del 1857, che lo ha sostanzialmente snaturato opacizzando i colori e privandoli dei contrasti essenziali. L’opera è molto interessante in quanto la sua cronologia è da fissare nel terzo decennio del XVIII secolo in quanto i caratteri stilistici rimandano ad un classicismo misurato proprio della cerchia degli allievi di Paolo De Matteis. Antonio Braca, Guida illustrata alla Cattedrale di San Matteo, 2018 by Opera edizioni, Salerno Fotografia di Michele Calogero
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