Il Teatro Verdi ha una pianta mistilinea ovale a ferro di cavallo, raccordata con due braccia parallele. Si compone di 71 palchi distribuiti in quattro ordini, 18 al primo piano, 19 al II e al III e 17 al IV ed una galleria. Il modello di riferimento è, certamente, il teatro San Carlo di Napoli. Di questo riprende, anche se in termini raccorciati, l'impostazione neoclassica dell'ingresso, composto da un portico rotabile in bugnato interrotto articolato in tre campate, contro le 5 dello stabile partenopeo. Ad ogni arco corrisponde un ingresso con uno scenografico sistema di scale interne che portano alla galleria centrale, ai corridoi laterali ed ai piani superiori. Di prospetto al palcoscenico è il monumentale palco reale, più ampio e riservato alle autorità.
La decorazione, come si accennava, è stata progettata dall'artista salernitano Gaetano D'Agostino. Il sipario del palcoscenico, di enormi dimensioni, è stato realizzato da Giuseppe Sciuti, autore anche di quello del teatro Bellini di Catania e del Massimo di Palermo. Il bozzetto fu opera del maestro Domenico Morelli e raffigura La cacciata dei Saraceni da Salerno, illustrando un episodio eroico della storia cittadina longobarda riportata dal Chronicon salernitano del X secolo, nel quale è raccontata la battaglia fra i Salernitani guidati dal principe Guaiferio contro gli Agareni di Abdilla.
I palchi e i cornicioni sono in legno di abete intagliato con sculture di putti reggistemma tutti indorati, mentre al centro sono dipinte le teste clipeate degli uomini illustri della cultura nazionale.
Il teatro è dotato anche di numerosi vani e salette che fungono da servizi della struttura come i camerini per gli attori, i guardaroba, sale di incontro durante gli intervalli e appartamenti della Deputazione.
Annessi al teatro sono anche gli ampi locali che costituiscono la pregiata Casina dei Nobili, oggi Casino Sociale, decorato anch'esso con pregevoli intagli lignei, specchi e soprattutto teloni in stile pompeiano del pittore Gaetano D'Agostino.
A. Braca, Il Teatro G. Verdi, in Il Centro Storico di Salerno, Betagamma Edizioni, Viterbo 2000, pp. 2-4
Fotografie di Vincenzo D'Antonio.
|