Santa Maria de Lama, collocata sui gradoni omonimi che da via Tasso conducono a Largo Campo, conserva le uniche testimonianze di pittura del periodo longobardo di Salerno, di cui si ignorava l’esistenza.
La sua datazione originaria va collocata al secondo quarto dell’XI secolo in quanto il primo documento certo risale al 1055 e vi si legge che i proprietari sono membri dell’aristocrazia longobarda. Se ne deduce, come già aveva proposto il Delogu, che si tratta di un edificio di culto nobiliare, longobardo.
Oggi, è una chiesa a doppio impianto, frutto di alcune trasformazioni, di cui la principale avvenne entro i primi decenni del XIII secolo. La sua comprensione avviene attraverso l’indagine della cripta, il cui spazio costituiva la chiesa originaria. Antonio Braca
Fotografia di Vincenzo D’Antonio soggetta a copyright/Soprintendenza ABAP di SA e AV
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