Area archeologica del Teatro ellenistico-romano di Nocera Superiore
Il teatro ellenistico-romano, costruito nel II sec. a.C., rappresenta il più grandioso esempio, sia per dimensioni che per posizione scenografica, tra quelli documentati in Campania.
L'edificio, danneggiato dal terremoto del 62 d.C., subì importanti restauri e sopravvisse alla terribile eruzione vesuviana del 79 d.C. Dopo il IV sec. d.C., caduto in disuso, fu lentamente spoliato dei suoi elementi più preziosi finchè alluvioni successive in epoca medievale non ne cancellarono il ricordo.
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Antiquarium e area archeologica della Villa romana
La Villa Marittima risale all'inizio del I sec.d.C. Dell’edificio, originariamente su due livelli, sono visibili solo alcuni ambienti ornati di stucchi e resti di affreschi organizzati intorno al viridarium, cinto da portico ad arcate.Interessanti sono,inoltre, il triclinium e le terme.
Sulla terrazza, corrispondente al piano superiore, è collegatol'annesso Antiquarium, che raccoglie pitture e materiale romano rinvenuto in altre ville della zona.
Le ricche decorazioni pittoriche del triportico e de... [continua a leggere]
Amalfi - Residenze aristocratiche e chiese patrizie medievali Il centro storico di Amalfi ,che corrisponde praticamente a quello urbano attuale, conserva importanti strutture architettoniche di eta’ medievale alquanto suggestive ed interessanti, che, per certi versi, costituiscono un unicum nel loro genere.La città conserva tuttora le arterie viarie originali medievali, che corrono lungo l’ asse sud-nord sui due lati che costeggiano il letto del fiume canneto, la cui copertura nel tratto urbano antico, avvenuta in età angioina, cioè negli anni 70 del XIII secolo, favori la... [continua a leggere]
Salerno - Il monastero e la Chiesa di S. Giorgio
Il monastero di S. Giorgio rappresenta uno dei più antichi insediamenti monastici salernitani, forse di età longobarda, in quanto è già citato in un diploma di papa Pasquale I dell’814 d.C.. Accresciutosi nel corso del secoli, viene ristrutturato nel corso del XVII secolo, a seguito del Breve di papa Sisto V, che stabilisce la riunificazione in un solo edificio delle monache appartenenti allo stesso ordine. Giungono quindi a S. Giorgio anche le suore di S. Michele Arcangelo e di S. Sofia. All&... [continua a leggere]
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