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05 novembre 2020 - SALERNO - Chiesa di San Giorgio: Opere d’arte di Francesco Solimena #laculturanonsiferma 
A distanza di soli cinque anni da Angelo Solimena interviene anche il figlio Francesco, il quale realizza tre celebri pannelli murali raffiguranti Le sante condotte al martirio, La visione di suor Agneta, Le sante in meditazione, frammentario e lacunoso, che costituiscono le migliori opere barocche presenti a Salerno. Le notizie su questi dipinti ci sono fornite da Bernardo De Deminici, il quale afferma che furono realizzati dal pittore all’età di 23 anni. Considerato che Francesco nacque a Canale di Serino nel 16 [continua a leggere] |
05 novembre 2020 - AVELLINO - La Fontana di Grimoaldo #laculturanonsiferma 
Lo sviluppo urbanistico dell’Avellino normanna si contraddistinse in due fasi: nella prima l’agglomerato cominciò ad estendersi ordinatamente nella cerchia delle mura, visto che per ovvie ragioni di difesa e di controllo dei cittadini era vietato costruire al di fuori della cinta. Nel tempo, però, si cominciò a costruire anche lungo le strade di maggior traffico, spesso con andamento lineare, a volte in agglomerati più compatti. Nacquero così i borghi costruiti al di fuori delle l [continua a leggere] |
03 novembre 2020 - AVELLINO - "Irpinia 1980. Evocare il terremoto, ripensare i disastri" 
Una pubblicazione e una mostra fotografica a quarant’anni dal sisma di Campania e Basilicata. Un libro, una mostra, un convegno: le iniziative dell'Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale MiBACT in sinergia con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino per il Quarantennale del terremoto in Irpinia.
Il secondo volume di Visioni d'archivio interamente dedicato al terremoto Irpino è a cura di Irene Falconieri, Fabio Fichera, Simone Valitut [continua a leggere] |
02 novembre 2020 - SALERNO - Monastero e chiesa san Giorgio (prima parte) #laculturanonsiferma 
Il monastero di San Giorgio, oggi trasformato in caserme della Guardia di Finanza nel lato nord e dell’Arma dei Carabinieri a sud, costituisce uno dei più antichi insediamenti monastici di Salerno.
La sua origine è contemporanea all’insediamento longobardo. La prima menzione, infatti, si trova in un diploma dell’ 819, successivo di soli trenta anni al complesso palatino di San Pietro a Corte, fondato da Arechi II nel 787, che sorge proprio di fronte e a breve distanza. Nel documento esso viene indicato [continua a leggere] |
02 novembre 2020 - SALERNO - Monastero e chiesa san Giorgio: il portale rinascimentale #laculturanonsiferma 
Il bel portale rinascimentale fu commissionato dalla badessa Lucrezia Santomagno, le cui iniziali insieme alla data 1560 sono incise sui blocchi laterali, ma esso non doveva essere ancora in funzione dell’ingresso della chiesa come si vede oggi. La sua collocazione originaria è collegata a diversi rimaneggiamenti che si verificano proprio nello spazio antistante la chiesa (da chiesa a parlatorio). Così nella Sacra Visita cinquecentesca si dispone che si fabbrichi la porta della chiesa piccola dove hogi si cele [continua a leggere] |
23 ottobre 2020 - AVELLINO - 24 ottobre 2020 al Carcere Borbonico "Promenade con abiti storici" 
In occasione di #ApritiModa, l’evento patrocinato dal @MiBACT, la Soprintendenza ABAP di Salerno e Avellino, con il supporto tecnico scientifico dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, ha organizzato nel Giardino del Carcere Borbonico una Promenade storica di abiti dell’800 appartenente alla collezione di Anna Marra.
L’iniziativa, a cura di Rosa Maria Vitola e Paola Apuzza, prevede anche la proiezione di un accattivante cortometraggio di Letizia Comminiello, tirocinante del [continua a leggere] |
19 ottobre 2020 - AVELLINO - La fontana di Bellerofonte #laculturanonsiferma 
Nel ridisegno e restyling urbanistico della città, voluto ai principi Caracciolo a cominciare dalla fine del XVI secolo proseguendo l’illuminata opera di Maria de Cardona, si cominciò a dare un assetto ordinato ai borghi sorti ai piedi della collina della Terra, nucleo altomedievale di Avellino. Durante il principato di Camillo Caracciolo, nell’intento di collegare i vari borghi tra loro, si cominciò la nuova costruzione o il livellamento delle strade, specie quelle che si snodavano intorno alla Dogana [continua a leggere] |
19 ottobre 2020 - SALERNO - La fontana di Don Tullio nella Villa Comunale #laculturanonsiferma 
Sul finire del Settecento, si commissiona la celebre fontana detta di Don Tullio ovvero di Esculapio. Il 1 giugno 1790, in un documento assolutamente inedito, incaricato dai governatori della città di Salerno ... il maestro piperniere Giuseppe Grimaldi della terra di Rocca Mater Domini ..ha promesso e si è obbligato di formare una fontana di pietra viva di taglio della montagna di Paterno della Rocca di Mater Domini detta Piperno della Rocca di Mater Domini, fuori la porta occidentale di detta città al di sot [continua a leggere] |
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