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14 luglio 2020 - SALERNO - Cattedrale di San Matteo. L'atrio: monumenti funebri, lapidi e affreschi #laculturanonsiferma
Fra le due porte della Sala San Tommaso è collocato un sarcofago appartenuto alla famiglia Capograsso come si evince dalla scritta: SEPULCRUM SERGII CAPO GRASSI ET HEREDU(M) MASCULINI SEXUS. Si tratta di un sarcofago rettangolare, ampiamente rimaneggiato e reimpiegato nel XIV secolo. Il sarcofago è decorato da un clipeo centrale con i ritratti di una coppia di coniugi dalla chiara volontà ritrattistica. L'uomo con capelli corti ed una leggera barba, mentre la donna è caratterizzata da una pettinatura c [continua a leggere] |
14 luglio 2020 - SALERNO - Cattedrale di San Matteo. L'atrio, Sala S. Tommaso #laculturanonsiferma
Sul lato meridionale del quadriportico si trova la Sala San Tommaso, un corpo di fabbrica che occupa lo spazio ad angolo fra il campanile ed il braccio meridionale dell’atrio. Esso si innalza con due piani dal livello della strada fino alla loggia. I due piani in origine erano collegati, quello inferiore oggi costituisce la Sala San Lazzaro mentre quello superiore la Sala San Tommaso.
La loro datazione andrebbe collocata a cavaliere fra XIV e XV secolo, ad opera del nobile salernitano Guglielmo Solimene che vi istituì una cappel [continua a leggere] |
07 luglio 2020 - SALERNO - Cattedrale di San Matteo. L’ingresso al quadriportico #laculturanonsiferma
Fotografia di Corradino Pellecchia
Al di sopra del portale, in una composizione unitaria con l'ingresso, è sistemato l'epistilio, il cui architrave è ricavato dalla copia medievale di un frontone romano, scolpito con leggiadri quadrupedi in corsa fra racemi di viti sgorganti da due calici capovolti, e incorniciato da due palmizi con uccelli che beccano i datteri. Ai lati su due blocchetti sono scolpite una scimmia ed un leoncino. E' evidente in questa illustrazione un chiaro riferimento alle simbo [continua a leggere] |
06 luglio 2020 - SALERNO - Cattedrale di San Matteo. L’ingresso al quadriportico: La Porta dei Leoni #laculturanonsiferma
L'ingresso attuale ha ben poco del suo aspetto medioevale corrisponde a più interventi in diversi periodi. Il primo di questi che ne ha alterato sensibilmente l'aspetto è la scala a doppia rampa laterale, fatta costruire dall'arc. Isidoro Sanchez de Luna subito dopo la metà del XVIII secolo. Allo stesso arcivescovo si deve anche la modifica, nel 1768, della facciata che ha assunto un aspetto freddo, pallidamente neoclassico. Successivamente, l'arc. Marino Paglia nel 1837 sopraelevò ulter [continua a leggere] |
06 luglio 2020 - L'Italia riparte dalle sue bellezze #Mibact #viaggioinitalia
Museo Archeologico Nazionale di Volcei M. Gigante - Buccino (SA) Antefissa a forma di Medusa
Teatro ellenistico-romano di Nocera Superiore (SA)
Il teatro ellenistico-romano, costruito nel II secolo a.C., rappresenta il più grandioso esempio, sia per dimensioni che per posizione scenografica, tra quelli documentati in Campania.
L'edificio, danneggiato dal terremoto del 62 d. C., subì importanti restauri e sopravvisse alla terribile eruzione vesuviana del 79 d.C. Dopo il IV secolo d.C., [continua a leggere] |
03 luglio 2020 - SALERNO - Cattedrale di San Matteo: Vicende costruttive #laculturanonsiferma
Fotografia di Corradino Pellecchia
Per la Chiesa cristiana il duomo di Salerno riveste un enorme prestigio in quanto vi sono conservate le sacre reliquie di san Matteo, apostolo ed evangelista, ed anche patrono della città. Inoltre vi è conservato anche il corpo del papa san Gregorio VII, uno dei più grandi pontefici di tutti i tempi al cui nome è legata la cosiddetta Riforma della Chiesa.
Vicende costruttive
Il 13 dicembre 1076, dopo un assedio di quasi sette mesi, le armate normanne di Roberto il Guis [continua a leggere] |
03 luglio 2020 - AVELLA (AV) Riapre al pubblico il Parco Archeologico dell’Anfiteatro
La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino, il Comune di Avella e la Fondazione Avella Città d’Arte annunciano la riapertura del Parco Archeologico dell’Anfiteatro a visitatori e turisti.
I dati diffusi lo scorso anno dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali hanno evidenziato un aumento esponenziale del numero di visitatori e turisti: circa 5600 gli accessi registrati dal Mibact alle aree archeologiche di Avella, che si è confermata come il sito archeologico più [continua a leggere] |
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