Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
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031 luglio 2020 - SALERNO - Cattedrale di San Matteo. La loggia barocca #laculturanonsiferma ultime
  Il lato addossato alla facciata della chiesa corrisponde alla trasformazione operata dall’arcivescovo Fabrizio de Capua 1730-38. La parte superiore è stata trasformata in un’ampia terrazza, ottenuta abbattendo la struttura romanica con tetto a falda unica. Il fronte così liberato è stato decorato da una semplice balaustrata con pilastrini e sette basi di appoggio per statue, replicando una soluzione di tipo berniniano. Le statue commissionate furono sette, ma solo tre sono state quelle realizzate e r
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029 luglio 2020 - MINORI (SA) - Riapre La Villa romana. L’Italia riparte dalle sue bellezze #MIBACT ultime
    La Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino comunica che la Villa romana di Minori (SA) riapre al pubblico con i seguenti orari: dal lunedì al sabato dalle 8.00 alle 19.00;  domenica  dalle 8.00 alle 13,30. Resta inteso che all’interno della villa, nelle sole parti esterne, potranno entrare non più di venti visitatori contemporaneamente, che si ridurranno a cinque per la visita all’interno, prevedendo la rotazione in caso di gruppi più numerosi.
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017 luglio 2020 - Il Grand Tour "Rosso Vanvitelliano" nei siti borbonici della Campania ultime
  Il Carcere Borbonico di Avellino è uno dei sette luoghi protagonisti di Rosso Vanvitelliano  il Grand Tour di valorizzazione dei siti storici della Campania progettato e ideato da #AlidellaMente e promossa dalla #RegioneCampania attraverso #Scabec spa.  Rosso Vanvitelliano autentica rievocazione e valorizzazione di particolari siti storici della Campania realmente o idealmente legati all’impronta di ingegno del grande architetto Luigi Vanvitelli, è una sfida culturale senza eguali che, narrando emozioni
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017 luglio 2020 - SALERNO - Cattedrale di San Matteo. L'atrio: monumenti vari 4 #laculturanonsiferma ultime
  Sul lato settentrionale del quadriportico, dopo le scalette laterali è collocato il monumento funebre del giurista Benedetto Rotunno, composto da un sarcofago incastonato davanti ad una nicchia. Il coperchio a doppio spiovente è riscolpito con lo stemma della famiglia ed una lunga scritta in caratteri gotici: Hic jacet corpus sapientis viri Benedicti / Rotundi de Salerno- Iuris periti qui obiit Anno Domini M/CCCCXXVII die VIII mensis Novembris VI Ind.Quod/ Tumulum fuit sibi concessum nec pot (est) alteri .../Et ... non d
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017 luglio 2020 - SALERNO - La domus romana del vicolo della Neve #laculturanonsiferma ultime
  Intorno alla fine degli anni Ottanta nel centro storico di Salerno, in corrispondenza dell’angolo tra via Mercanti e il vicolo della Neve, durante i lavori di ristrutturazione di un’abitazione è stata rinvenuta una sontuosa domus, intercettata a cinque metri di profondità rispetto al piano stradale attuale. Si tratta di un’abitazione di età tardo antica, III-IV secolo a.C., articolata su due piani e impiantata su un edificio precedente di prima età imperiale, I-II secolo d.C., che in origi
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016 luglio 2020 - SALERNO - Cattedrale di San Matteo. L'atrio: monumenti vari #laculturanonsiferma ultime
  Dopo la porta di bronzo è collocato il sarcofago con la raffigurazione della Caccia al cinghiale calidonio o del Mito di Meleagro, vedi foto, considerato sepoltura di Guglielmo d'Altavilla 1111- 1127. Il soggetto è individuabile grazie alla presenza di una grossa testa di cinghiale sul lato destro, intorno alla quale sono raccolti gli altri personaggi, primo fra tutti Meleagro, il giovane eroe che doveva liberare la Calidonia dalla pericolosa bestia, dalle dimensioni enormi ed inusuali, mandata a terrorizzare la reg
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016 luglio 2020 - SALERNO - Cattedrale di San Matteo. L'atrio: monumenti vari 2 #laculturanonsiferma ultime
  Nei pressi della porta meridionale, sulla parete della chiesa sono murate le parti superiori di due lastre sepolcrali con le immagini dei defunti raffigurati all'interno di un'edicola gotica trilobata, espressione di una consuetudine trecentesca che semplificava il monumento funebre nella lastra di copertura della sepoltura. Nel nostro caso dovrebbe trattarsi di Marinello Santomagno, morto nel 1372, e di Tommaso Santomagno, morto nel 1323, almeno stando a quanto riportato dalle fonti che hanno letto le scritte laterali. Di
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016 luglio 2020 - SALERNO - Cattedrale di San Matteo. L'atrio: monumenti vari 3 #laculturanonsiferma ultime
  Segue, dopo la Sala San Tommaso, addossato alla parete meridionale, un altro sarcofago, databile al III secolo, organizzato intorno al clipeo centrale con il ritratto a mezzobusto di uomo con la barba rada e capelli corti tirati in avanti, vestito con una toga contabulata. Sui due lati in maniera speculare sono raffigurati due putti o eroti alati a tutto campo, i quali reggono ciascuno con entrambe le mani una lunga ghirlanda che si snoda dall'angolo fino al tondo. Essi sono realizzati per coppie con l'uso di cartoni ribalta
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014 luglio 2020 - SALERNO - Cattedrale di San Matteo. L'atrio: monumenti funebri, lapidi e affreschi #laculturanonsiferma ultime
  Fra le due porte della Sala San Tommaso è collocato un sarcofago appartenuto alla famiglia Capograsso come si evince dalla scritta: SEPULCRUM SERGII CAPO GRASSI ET HEREDU(M) MASCULINI SEXUS. Si tratta di un sarcofago rettangolare, ampiamente rimaneggiato e reimpiegato nel XIV secolo. Il sarcofago è decorato da un clipeo centrale con i ritratti di una coppia di coniugi dalla chiara volontà ritrattistica. L'uomo con capelli corti ed una leggera barba, mentre la donna è caratterizzata da una pettinatura c
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014 luglio 2020 - SALERNO - Cattedrale di San Matteo. L'atrio, Sala S. Tommaso #laculturanonsiferma ultime
Sul lato meridionale del quadriportico si trova la Sala San Tommaso, un corpo di fabbrica che occupa lo spazio ad angolo fra il campanile ed il braccio meridionale dell’atrio. Esso si innalza con due piani dal livello della strada fino alla loggia. I due piani in origine erano collegati, quello inferiore oggi costituisce la Sala San Lazzaro mentre quello superiore la Sala San Tommaso. La loro datazione andrebbe collocata a cavaliere fra XIV e XV secolo, ad opera del nobile salernitano Guglielmo Solimene che vi istituì una cappel
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